Home Cronaca Padre Marcelo Barros: “Il sentimento di umanità prima di tutto”

Padre Marcelo Barros: “Il sentimento di umanità prima di tutto”

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“Dio non è di nessuno, nessuno può assumere per sé solo la paternità… “. E’ uno dei pensieri espressi da Padre Marcelo Barros, biblista, scrittore, priore del monastero benedettino di Goias (Brasile), ieri sera a Cervarezza nel corso di un incontro organizzato dalla locale parrocchia insieme al gruppo di Felina dell’organizzazione internazionale Rete Radiè Resch.

"I diversi cammini di Dio - Per una teologia delle religioni in dialogo": era questo il titolo-argomento della conferenza. Se Dio non è di nessuno, “le religioni invece – afferma – sono tutta roba nostra; se io mi riconosco in una significa che ho scelto quella data possibilità”.

Padre Barros ha sottolineato in particolare la necessità che, ancor prima del nostro dichiararci cristiani o islamici o altro, ci riconosciamo ed operiamo per la solidarietà e l’umanità: “In questo senso essere fratelli”.

Qualcuno dal pubblico chiede sulla paura che domina nei rapporti tra fedeli di religioni diverse. Risposta: “Ogni religione tende a bastare a se stessa, a considerare i suoi luoghi come l’ombelico del mondo”. Fa l’esempio di Macchu Picchu, qualcuno dal pubblico suggerisce la Mecca… "Per esemplificare - prosegue - se io incontro una persona è normale che il primo approccio sia all’insegna di ciò che unisce. Solo in un secondo momento succederà che emergano le differenze e la consapevolezza che esistono individualità e differenze: questo sarà ciò che comporterà l’approfondirsi del rapporto. E allora potrà farsi strada un sentimento di paura”. Ma, è sottinteso, bisognerà darsi da fare per superarla…

Si rivolge all’uditorio, cioè a noi italiani: “Voi siete fortunati perché come società avete la possibilità di aprirvi… Voi aiutate molto la nostra terra. E noi in cosa possiamo esservi utili? Forse, aiutarvi ad essere un po’ più felici… “. Toccati.

Padre Marcelo – che parla un italiano un po’ stentato eppur comprensibilissimo, sostenuto da una gestualità che lo aiuta molto nell’espressione; e che alla fine, prima ancora che scocchino le ore 22, saluta mandando baci in direzione della platea – rimarrà in Italia per qualche giorno. Ospitato sul nostro Appennino dalla felinese Normanna Albertini, scrittrice e attivista di Rete Radiè Resch, quest'oggi sarà a Genova, a pranzo con Beppe Grillo.