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Finanziamenti per il lavoro delle donne: “La fascia critica e quella dai 25 ai 40 anni”. La piccata risposta della Comunità Montana

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La giunta della Comunità montana ha approvato i finanziamenti a sostegno dell’occupazione femminile nel territorio comunitario. Sono state finanziate 32 assunzioni a tempo indeterminato (per un ammontare di € 134.858,41, di cui € 60.000,00 provenienti da un contributo della provincia di Reggio Emilia, € 40.000,00 dalla Camera di Commercio ed € 34.858,41 da risorse della Comunità montana), di cui 25 donne in età compresa tra i 40 e 50 anni e 7 donne in età compresa tra i 50 e 60 anni.

Le domande presentate dalle aziende che hanno assunto personale femminile a tempo indeterminato o hanno trasformato un contratto a termine in contratto a tempo indeterminato sono state 66 per un totale di 99 assunzioni, mentre 12 sono risultate inammissibili.

Ciò significa che il criterio usato nella determinazione della graduatoria e quello dell’età delle persone assunte è questo: più è alta l’età, maggiore è la probabilità di finanziamento; infatti nessun finanziamento è stato riconosciuto alle donne di età inferiore ai 40 anni.

Serve ricordare che per una donna la fascia critica e quella dai 25 ai 40 anni, perché in quel periodo più gravosi appaiono i carichi famigliari, i figli piccoli da crescere o che studiano.

Avere quindi un'occupazione stabile diventa prioritario a fronte anche della necessità di avere un reddito famigliare fatto di due stipendi. Non bisogna certo discriminare le donne oltre i 40 anni, ma nemmeno penalizzare quelle più giovani di età, spesso alla ricerca di un lavoro ad orario parziale.

Considerare il carico famigliare e l’età dei figli è un obbligo se si vuole sostenere l’occupazione femminile. In tutto il paese, ma soprattutto in una montagna come quella reggiana, si avverte la necessità di una politica fatta di misure e di incentivi a favore della famiglia e non di misure che la penalizzano.

Ma da quale acutezza amministrativa discendono queste scelte? Gli amministratori della Comunità montana hanno troppi incarichi (e continuano a cumularne) e cominciano a perdere di vista le cose che contano!!!!! E’ bene che si alleggeriscano di qualche poltrona, perché troppe di queste e troppi incarichi possono dare alla testa.

(Tarcisio Zobbi e Marino Friggeri)

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Pezzi correlati:
- 135.000 euro alle aziende della montagna per l’occupazione femminile a tempo indeterminato (8 febbraio 2008)

LA COMUNITA' MONTANA RISPONDE:"Nel 2006 sono stati applicati gli stessi criteri che sono basati su dati oggettivi"

La Giunta della Comunità Montana ha emesso il comunicato che segue per rispondere alle critiche di Zobbi e Friggeri.

La Giunta della Comunità Montana risponde al consigliere provinciale Tarcisio Zobbi e quello comunitario Marino Friggeri per le loro critiche circa le modalità di assegnazione della somma di 135000 euro alle imprese della montagna per il sostegno dell’occupazione femminile, con le quali accusavano la Giunta di scarsa lungimiranza.

A proposito di lungimiranza va sottolineata la scarsa tempestività della critica, che arriva in ritardo di due anni, considerando che il bando del 2007 è una copia di quello del 2006 che, con gli stessi criteri valutativi, e in particolare con la priorità all’assunzione di personale utraquarantenne, ha favorito l’assunzione di 51 donne.

Evidentemente l’apertura della campagna elettorale invita i consiglieri a esprimere strumentalmente qualsivoglia dichiarazione.

Considerato che i bandi sono pubblici e che sono stati concordati con gli enti che concorrono alla formazione del Fondo, Provincia e Camera di Commercio, risulta chiaro che alla base della scelta delle priorità ci sono state valutazioni di merito ben ponderate.

La prima di tali valutazioni è che l’area critica della occupazione femminile, come risulta dai dati del Centro per l’impiego di Castelnovo ne’ Monti, è nella fascia di età superiore ai 40 anni.

Ciò è dovuto, in particolare, ad una serie di crisi aziendali in settori specifici (tessile, ceramica, legno) che hanno interessato in special modo donne in età avanzata e con maggiori difficoltà a trovare nuova occupazione.

Da ciò la scelta di dare priorità a questa tipologia che ha assorbito tutte le risorse disponibili a riprova della esistenza di un’area di bisogno molto ampia.

In ogni caso, poiché la graduatoria include anche donne di età inferiore ai 40 anni nelle immediate posizioni di rincalzo, nell’ipotesi di reperimento di ulteriori risorse, si provvederà evidentemente allo scorrimento della graduatoria.

Del resto nella legge finanziaria sono previsti interventi a favore di nuove assunzioni cui le aziende possono accedere, e i giovani sono in questo caso favoriti, come lo sono anche dalle normative del lavoro, mentre non sono previsti interventi analoghi a favore di disoccupati od occupati a tempo determinato in età, ed è per questo che l’azione della Comunità Montana si è voluta inserire in questo importante bisogno.

Ciò detto non si può non rilevare il modo scorretto ed offensivo, nei confronti degli amministratori della Comunità Montana, con cui i due consiglieri concludono la loro nota. Forse sarebbe bastata una telefonata per farsi spiegare quanto detto sopra e si sarebbero risparmiati una brutta figura!

2 COMMENTS

  1. La solita amara delusione
    Dobbiamo purtroppo dire che investire in montagna per noi è stato a dir poco traumatico. A parole, i politici si sprecano, poi vieni completamente dissanguato da una montagna di oneri. Ma su questo stiamo preparando una specie di memoriale dal titolo “Investire in montagna”. Ma veniamo al nocciolo della questione. Eravamo molto indecisi se assumere o no una ragazza, poi é arrivata la notizia della possibilità di accedere a dei contributi per nuove assunzioni femminili (4 0 5000 euro). La ragazza individuata e che abbiamo assunto è della nostra montagna, ha 35 anni, separata con due figli: una ragazzina di 12 anni e un ragazzo di 17, con tutte le conseguenze del caso. Abbiamo avuto davvero l’illusione che potesse rientrare nei parametri del finanziamento. Tranquilli, ora mica la licenziamo, per lei sarebbe un vero disastro.

    (Gianni)

  2. Serve capire come si e arrivati alla erogazione dei contributi ?
    Ho provveduto, sollecitato da chi ritiene che il sottoscritto e Zobbi abbiano perso un’occasione per tacere, ad esigere tutta la documentazione del nucleo di valutazione sulla materia, alla Comunita Montana. Sarà mia cura dimostrare che non abbiamo perso un’occasione per tacere ma che sono stati adottati criteri sbagliati a danno della famiglia e della disoccupazione femminile in tutta la montagna. Dopo aver valutato con attenzione la documentazione tornerò sul tema. La natura della risposta della Comunita montana dimostra che il miglior modo per difendersi è – anche quando si ha torto – attaccare, dimenticando che tutti, stampa locale compresa, fanno l’elenco delle medaglie da assegnare all’operato dei protagonisti che con sempre meno consenso (la maggioranza in Consiglio comunitario non è piu in grado di approvare le delibere della giunta) continuano a governare da imperatori della politica la montagna reggiana .

    (Marino Friggeri, Udc Comunita montana)