Ci perviene questa nota da parte di Alessandro Davoli - che nei giorni scorsi si è mosso parecchio sul "fronte Cattaneo" - colla quale egli rende noto il suo incontro con uno degli aggressori (il fratello maggiore di S.A., colui che ha dato il via alla baruffa). Ci fa piacere poter registrare atti di distensione, dopo giornate di tensioni tra gli studenti e accuse sul fronte politico, anche piuttosto pesanti. Solo, vorremmo sommessamente far presente quella certa contraddizione tra atteggiamenti e reazioni immediate al fatto, assunte spesso sull'onda emotiva, e il potersi parlare a tu per tu quando si ragiona più a mente fredda. Tanto che - ferme restando le competenze degli organi preposti - ci si può lasciare addirittura, tra "meridionale" e "leghista", con una doppia stretta di mano: una cosa che, come scrive lo stesso Davoli, "per un montanaro e anche per un siciliano ha il suo valore".
-----
Oggi (ieri, ndr), alle 15 circa, su richiesta di un comune amico ho incontrato il signor F.A., uno dei protagonisti dell'aggressione di martedì scorso al Cattaneo-Dall'Aglio. E' un giovane aperto; mi ha spiegato come sono andate le cose dal suo punto di vista, mi è parso sincero. Senza entrare nel merito (sarà compito del magistrato chiarire come sono andati esattamente i fatti), posso dire che mi ha fatto una buona impressione, è sicuramente credibile nel dirmi più volte che è dispiaciuto per quello che è successo. Mi ha detto: "Non dormo da tre giorni" e "Ho perso il lavoro". Pare che un'azienda locale, che gli aveva promesso una assunzione, lo abbia sospeso in conseguenza dell'aggressione nella quale sarebbe coinvolto. Mi ha promesso che nè lui nè il fratello S., diciottenne, si presenteranno più nella zona scolastica del Cattaneo-Dall'Aglio. Non ho motivi per non credergli. Al termine del colloquio ci siamo stretti la mano, due volte. E questo per un montanaro e anche per un siciliano ha il suo valore. Un'ultima cosa che mi ha fatto sorridere: quando si è presentato ha iniziato dicendomi: "Sono il meridionale fratello del giovane S.". L'ho interrotto dicendogli che non è "il meridionale"; è prima di tutto un cittadino italiano, come me! Chi ha orecchi per intendere... intenda.
(Alessandro Davoli, coordinatore della Lega Nord per l'alto Appennino reggiano)
…e bravo Alessandro!…
Nei giorni scorsi, incontrando gli studenti, abbiamo ribadito quanto sia importante il concetto di TOLLERANZA, di rispetto dell’ALTRO (sia questi un leghista o di Rifondazione). Ma, come si suol dire, un gesto vale più di mille parole! Un bell’esempio, per i giovani studenti. Sono certo che Diletta (pur NON conoscendola), apprezzarebbe…
Bravo!
(Umberto G., presidente Circolo della Libertà di Castelnovo ne’ Monti)