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Gli studenti si stringono attorno a Diletta

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L’articolo della studentessa Diletta Pignedoli ha fatto breccia e ha scosso alcune coscienze. Pubblicato nell’ultimo numero di “Howl”, il giornalino bimestrale dell’istituto, ha puntato il dito, con disarmante lucidità, su coloro che, lo scorso 29 gennaio, hanno assistito all’aggressione di un coetaneo senza intervenire, sintomo di clima di menefreghismo e di conseguente tensione; ma anche di un muro di incomprensione (dall’una e dall’altra parte) che ha scatenato gli animi e acceso focolai di razzismo.

Il coraggio di Diletta è valso ai corridoi dell’istituto un nuovo… volantino anonimo (dopo quello dei "fantomatici" Giovani Padani). “Sono un componente della redazione di Howl – ci scrive Daniele Petrone - Purtroppo dopo l’articolo di Diletta si è scatenato il putiferio, e qualcuno che evidentemente o non sa leggere o ha capito male o solo quello che gli faceva comodo capire ha scritto un volantino che è circolato contro la nostra redazione e contro l'articolo medesimo”.

Ad opera di chi?
“Di un coraggioso… che si è firmato anonimo e ha inteso che nell'articolo di Diletta la colpa dell’aggressione sia stata attribuita a un preciso partito politico: la Lega Nord”.

L’articolo in questione, lo abbiamo riportato integralmente, vola a ben altri livelli e non accusa alcun partito politico. La stragrande maggioranza degli studenti e, soprattutto la sua redazione, si stringe ora attorno alla giovane caporedattrice.

“Ritengo che l'articolo sia ben fatto, con toni pacati e rispettosi – prosegue Petrone - Sono inutili queste polemiche che fanno solo male al nostro istituto, perchè la politica con tutto ciò non c'entra niente e non bisogna strumentalizzare. Resta la gravità dell'accaduto che è stato giustamente condannato dall'articolo di Diletta e bisogna cercare un modo per garantire la sicurezza e che queste cose non accadano più”.

Eppure il clima pare teso.
“Per il bene della scuola, non bisogna inasprire i toni. In fondo siamo un solo istituto e dobbiamo essere uniti su certe cose senza differenze di ideologie politiche. Se poi qualcuno vuole chiarimenti perchè non farlo con una discussione civile?”.

Qualcuno vi ha scritto…
“A questo proposito vorrei dire: perchè l'autore del volantino non si è esposto in prima persona? Ognuno è libero di esprimere le proprie idee con garbo, come credo abbia fatto Diletta; chiedo di rispettare la nostra redazione in quanto è tutta con Diletta. Io non ho problemi a dire il mio nome”.

5 COMMENTS

  1. Appoggio
    Cara Diletta, ho letto il tuo articolo, che mi è sembrato pacato, garbato e assolutamente al di sopra delle parti. Come spesso succede e col crescere te ne accogerai maggiormente: esporre in modo chiaro un’idea porta quasi sempre la gente ad interrogare la propria coscienza. Chi ha l’intelligenza di capire e controbattere in modo costruttivo ti farà crescere, ma ancora di più ti faranno crescere quelli che nella loro ottusità vorranno capire solo quello che gli pare. Perchè loro rimarranno piccoli piccoli, mentre tu probabilmente riuscirai a crescere ancora di più. Hai tutto il mio appoggio.

    (s.s.)

  2. Avanti così
    Diletta, vai avanti così, di persone che capiscono solo quello che vogliono capire ne troverai sempre ma questo non deve farti preoccupare, pensa solo che a preoccuparsi dovranno essere loro perchè son impreparati ad un dialogo pacato. Qui non si tratta di di idee diverse ma di confronto corretto e civile indistintamente di tutte le idee. Non ti conosco ma mi sento di farti i miei complimenti. Anche se la tua può sembrare una voce isolata in un grande coro, pensa che sono proprio le voci isolate che catturano l’attenzione e si fanno notare. Mi auguro che al mio messaggio se ne aggiungano tanti altri e soprattutto firmati. La nostra società e i nostri ragazzi e hanno bisogno di questi esempi.

    (Sergio Sironi)

  3. Giornalino apartitico?
    Come al solito sul giornale della scuola viene fatto un riferimento alla Lega nord in modo negativo. L’articolo sull’aggressione è stato scritto senza nemmeno interpellare il ragazzo che ha subito il pestaggio, nonostante bastasse attraversare il cortile per incontrarlo al cattaneo. Questo giornalino si dichiara in ogni occasione apartitico, ma in alcuni articoli viene evidenziata la superiorità degli ideali comunisti. Non penso vi sia nulla di eroico e democratico in tutto questo.

    (Commento firmato)

  4. Sai leggere?
    Sono un componente del giornalino. Mi chiedo solo una cosa… sai leggere? No, perchè se mi sai trovare qualche esempio di offesa o di ideale comunista esplicito sono d’accordo, ma non credo proprio… Il nostro giornalino è apartitico; ognuno ha la sua idea e può scrivere ciò che crede. Se veramente sapessi leggere, ti accorgeresti che il nostro giornalino non ha mai trattato di argomenti politici. Inoltre, chiunque voglia scrivere un articolo di qualsiasi genere, anche di politica di destra o quello che crede, noi lo pubblichiamo senza problemi, basta che ognuno si prenda le responsabilità firmandolo. Come del resto tutti noi del giornalino facciamo. Purtroppo c’è gente che legge e interpreta e capisce solo ciò che vuole, a proprio vantaggio, tutto qui. Non voglio alimentare polemiche, ma evitando commenti ed evitando di gettare fuoco sul nostro giornalino forse si sarebbe evitato tutta quest’aria tesa che non giova affatto al nostro istituto. E’ così difficile accettare che ognuno abbia le sue idee e che sia libero di manifestarle? Se non ci credi ti invitiamo a passare un giorno in redazione con noi e ti accorgerai che ci sono tanti ragazzi con diverse idee ma accomunati da civiltà, amicizia e reciproco rispetto.

    (Commento firmato)

  5. Simpatica vicenda
    Credo fortemente che questo sia il vero giornalismo, che i giovani debbano stemperare la monotonia dei giornali italiani, che non scrollano le menti ma bensì le tengono ancora più ferme. Questa staticità andava e va oppressa. E penso che Diletta abbia contribuito fortemente a fare quello che io sto da tempo facendo, anche ad @CHowl#C. Vi invito a leggere il numero di @CHowl#C, scaricandolo direttamente da qua: http://www.megaupload.com/?d=MT1TLW6Y.
    Perchè giornalismo è un mix di articoli che devono porre domande, una penna può fare una rivoluzione. Brava Diletta! Tenteremo anche quest’anno di muovere un po’ le menti, perchè noi GIOVANI giornalisti vogliamo cambiare le cose, ad @CHowl#C è quasi un motto.

    (Simone Zobbi)