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Lettera / Ci scrive Fabio Ruffini, neosegretario Pd a Vetto

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Da diversi giorni il mio nome viene utilizzato in modo scorretto, strumentale e pretestuoso dall’ex vice sindaco del Comune di Vetto Athos Nobili nella polemica scoppiata tra lo stesso Nobili ed il sindaco Sara Garofani.
Non era mia intenzione entrare nella polemica, ma il continuo riferimento alla mia persona mi costringe, per rispetto nei confronti dei miei concittadini, a chiarire, una volta per tutte, le mie posizioni e le scelte che ho fatto dal 2004 ad oggi.

Sono stato eletto Consigliere Comunale alle elezioni del 2004 con la lista civica, civica e non di centro destra come invece affermato da Nobili, “Insieme per Vetto”, nata con l’intenzione di cambiare e rinnovare il modo di amministrare il nostro Comune. In questi tre anni e mezzo di mandato credo di avere svolto a pieno il mio dovere di consigliere appoggiando la maggioranza sulle cose che ritenevo giuste e prendendo posizioni contrarie su quelle che ritenevo sbagliate.

Pur avendo fatto riferimento da sempre ad ideali “moderati”, cosa assolutamente nota a tutti i membri della mia lista civica e del mio gruppo consigliare di minoranza, non sono mai stato iscritto a nessun partito politico; la recente nascita del Partito Democratico, a cui hanno aderito molte persone che come me non si riconoscevano in altri partiti, mi ha spinto ad impegnarmi attivamente in questa nuova corrente “moderata e riformista”, candidandomi come segretario comunale. Tengo a precisare che prima di candidarmi mi sono confrontato con il capogruppo di minoranza Giovanni Ferrari, il quale, con la sua consueta correttezza, non solo mi ha lasciato, se così si può dire, “libero di decidere” ma mi ha anche fatto gli auguri per questo mio nuovo incarico.

Non riesco sinceramente a capire come mi si possa accusare di essere “saltato dal centro destra al PD” quando, lo ripeto, faccio parte di una lista civica, non politica e non ero, fino ad ora, iscritto ad alcun partito, e perché la mia nomina dia così fastidio a Nobili che, tra l’altro, non ha nemmeno aderito a questo nuovo partito.
L’accusa di Nobili assume poi connotati comici se pensiamo che la lista in cui lui era candidato nel 2004, “la Rondine”, e in cui è stato eletto (elezione che gli è valsa anche la nomina di Assessore in Comunità Montana), aveva una evidente appartenenza politica, e che lo stesso, a pochi mesi dalle elezioni, ha dato vita, per distaccarsi da questa lista, al gruppo consigliare degli “Indipendenti”; mi chiedo quindi: sono io quello che ha fatto il “salto” o è lui ad averlo fatto e molto tempo prima di me?

Io, membro di una lista civica, vengo accusato di “saltare” dal centro destra al centro sinistra per aver aderito ad un partito che prima non c’era, mentre lui, membro di una lista sicuramente meno civica della mia, si definisce, per aver costituito appena eletto un gruppo a parte, “indipendente e democratico”; mi chiedo ora: quali sono i parametri che definiscono, quando si prende una decisione, se si tratta di una azione “indipendente e democratica” o se, al contrario, si tratta di “trasformismo politico”?

Non so se queste domande troveranno una risposta, ma sono certo che la gente saprà trarre dalla “vicenda” e dal comportamento degli attori le giuste considerazioni.

Sono assolutamente tranquillo perché credo di avere sempre agito in modo corretto, trasparente e senza tornaconti personali, con il solo fine di contribuire alla vita sociale ed amministrativa del mio Comune; le scelte che ho fatto e quelle che farò in futuro hanno ed avranno questo unico obiettivo.

Concludo rammaricandomi per questa spiacevole situazione che sicuramente non giova in alcun modo al Comune di Vetto; il nostro Comune non ha certamente bisogno di inutili ed ingiustificate polemiche.

(Fabio Ruffini)

3 COMMENTS


  1. Conosco Fabio Ruffini che considero un valido tecnico e un amico, inoltre ho avuto modo di parlare con lui della vicenda relatva alla sua nomina a segretario del partito Democratico per il Comune di Vetto, utilizzando a volte anche un tono scherzoso, proprio per enfatizzare la sua scelta. Personalmente penso che al di la delle apparteneze politiche ci sia bisogno per il comune di vetto di persone che lavorano e che si impegnano in modo serio e costruttivo, e per come conosco Fabio sicuramente lui rappresenta questo tipo di persona.
    Tengo al mio Comune e al paese dove sono nato e mi auguro che in futuro si possa mettere assieme un gruppo di persone con buone idee e volontà, al di la delle polemiche politiche che gia tanto danno hanno portato al Comune di Vetto.
    A.R.

  2. A dir la verità qualche dubbio c’è…
    La risposta è chiara. Fabio Ruffini, per chi lo conosce, in qualunque partito avesse deciso di impegnarsi avrebbe dato il suo ottimo contributo: è davvero una brava persona. Ma ora, in previsione dell’approvazione a giorni del bilancio, viene da chiedersi se voterà contro il sindaco (dello stesso partito di cui ora è coordinatore) oppure se si dissocerà dal gruppo (la minoranza) che lo ha eletto in contrapposizione al medesimo sindaco.

    (Commento firmato)