Il Vescovo Adriano Caprioli ha incontrato i direttori delle testate di informazione della provincia in Vescovado per uno scambio di idee circa il rapporto fra la Chiesa locale e il mondo della informazione.
Si tratta di un incontro con cadenza annuale cui il nostro Vescovo, che è anche giornalista, tiene in modo particolare, dato anche che l’informazione locale, nella nostra provincia, è particolarmente ricca di voci: quattro quotidiani, due televisioni, diverse radio, diversi siti di informazione on-line, alcuni settimanali e mensili con buone tirature.
Il Vescovo ha esordito con la citazione di Matteo 10,26-27: “Non li temete dunque [gli uomini], poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti” e i tetti richiamano immediatamente la selva di antenne che sono un po’ gli strumenti/simbolo della comunicazione anche se non gli unici.
Ma, ha chiesto provocatoriamente il Vescovo, di fronte alla “valanga informativa” che rischia di travolgerci, non potrebbe la Chiesa “rinunciare ai media”? In realtà ciò non è possibile e c’è un terreno in cui Chiesa e media si incontrano, la PIAZZA, il luogo in cui si incontra la gente e si mettono in comune i problemi per risolverli.
Ecco perché la Chiesa deve uscire dal tempio, uscire sulla PIAZZA, ma lo stesso compete ai media che rischiano, specie con i nuovi mezzi di comunicazione, di restare troppo chiusi nelle redazioni!
In ogni caso il Vescovo ha dichiarato soddisfazione per il modo in cui i media locali accolgono e trasmettono, con totale aderenza ai testi, i suoi messaggi alla città, a partire dall'omelia di S. Prospero, con la quale in questi anni ha cercato di affrontare i temi che gli parevano essere quelli dominanti, fino ai Forum di S. Lucia dove si è cercato di sviluppare i temi della omelia a più voci.
Monsignor Emilio Landini, delegato per la comunicazione, ha poi distribuito ai presenti il recentissimo messaggio del Papa per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà domenica 4 maggio 2008, invitando ad una lettura attenta e scevra da pregiudizi. Inoltre ha posto alcuni temi circa il rapporto tra Chiesa e informazione locale cui ha chiesto un commento da parte dei presenti.
E’ stata ampiamente condivisa la considerazione che gli interventi del Vescovo potrebbero essere anche più numerosi di quelli attuali, anche se non bisogna correre il rischio contrario.
Sul tema dei soggetti del mondo della Chiesa locale che intervengono sui temi anche con voci diverse, il Vescovo ha sottolineato che non ci sono “filtri” di alcun tipo, ma che occorre distinguere la voce del Vescovo dalle altre che pure hanno tutte il diritto di esprimersi.
Sulla montagna, che il Vescovo ben conosce per averla ormai visitata tutta fin nelle piccole frazioni, il Vescovo ha espresso una voce di ottimismo, dicendo che ci sono famiglie giovani che hanno già scelto o che sceglierebbero volentieri di vivere in montagna esistendone le condizioni; è un cambiamento di mentalità rispetto a quando i giovani cercavano di fuggire in tutti i modi dalla montagna.
A conclusione è stato dato l’annuncio che il prossimo anno l’attenzione della Chiesa diocesana sarà posta proprio al tema della comunicazione.