Il narcisismo è un disturbo della personalità e indica un eccessivo investimento nella propria immagine. I narcisisti negano i sentimenti in contrasto con l'immagine che inseguono. Dal punto di vista sociale, il fenomeno esteso alla collettività, vede la ricchezza come un valore più importante della saggezza, la notorietà davanti alla dignità e la prestazione, intesa come successo, più apprezzata del rispetto di se. Lo stato di irrealtà del narcisismo non è solo nevrotico, tende allo psicotico. La persona e la collettività non sono consapevoli della propria malattia, condizione che impedisce ogni tentativo di guarigione. La chiave di una possibile terapia è la comprensione, tutti i narcisisti hanno un profondo bisogno di essere compresi, di qualcuno che li capisca. Da bambini non furono capiti dai genitori, non sono stati considerati individui dotati di sentimenti veri e gli è mancato il rispetto dovuto agli esseri umani. Il narcisista è in continua lotta per difendere il proprio equilibrio, in una situazione familiare che potrebbe condurre alla pazzia.
IL RUOLO DELL'IMMAGINE
I narcisisti dimostrano mancanza di interesse verso gli altri, ma sono altrettanto indifferenti ai loro veri bisogni e sovente il loro comportamento è autodistruttivo. Nel fitness e nel body building c'è una ricerca di miglioramento della propria immagine, vogliamo sembrare più giovani, più belli, più virili, più efficienti, più desiderabili. E' una patologia questa? Assolutamente no. C'è una sostanziale differenza tra l'interesse sano per la nostra apparenza, basato sul pensiero di se e sull'equilibrio tra immagine profonda ed immagine esterna; contrapposto al comportamento eccessivo, esagerato, patologico. La malattia è proprio condizionata dall'esagerato investimento nell'immagine che obbliga uno spostamento di identità, dal se, all'immagine di se, caratteristico dello stato narcisistico patologico. Questa concezione è aderente al mito di narciso.
IL MITO DI NARCISO
Narciso era un giovane di Tespi, di cui si innamorò la ninfa Eco, privata della parola dalla moglie di Zeus, Era. Eco poteva unicamente ripetere le ultime sillabe delle parole che ascoltava da altri. Eco fu respinta da Narciso e morì di crepacuore. Gli dei punirono Narciso per la sua durezza verso Eco, facendolo innamorare della propria immagine. L'oracolo Tiresia, aveva predetto la fine di Narciso con la visione della propria immagine. Sarebbe morto alla prima vista di se. Quando Narciso, si chinò sopra le limpide acque di una fonte, vide la sua immagine riflessa nell'acqua. Si innamorò perdutamente di quella immagine e non volle più abbandonare quel luogo. Morì di languore e si trasformò in un fiore, il narciso, destinato per sempre a stare ai bordi delle fonti.
Narciso è destinato ad innamorarsi solo della propria immagine ed affrontare il suo triste destino, solo dopo avere respinto l'amore di Eco. Una punizione per la sua incapacità di amare la voce del suo stesso se, della sua proiezione spirituale, dell'eco della sua anima. (Eco). L'incapacità successiva di dire "ti amo". Si tratta di una distorta proiezione della propria immagine, volta verso il proprio io e non in direzione degli altri.
Nel mondo del body building e fitness è frequente questo fenomeno e divide in due insiemi distinti, le categorie dei suoi esponenti:
_ I body builder che attraverso una buona forma fisica si avvicinano alla gente. E' il caso di Arnold Scwartzenegger, che nel massimo della sua forma fisica si offriva per esibizioni, lezioni gratuite e benefiche in favore dei detenuti, avvicinandoli al tessuto sociale. Queste persone fortificando il proprio io, maturavano la consapevolezza di poter cambiare, fisicamente e nel comportamento sociale.
_ Alcuni body builder desiderano, e talvolta ottengono, una forma fisica, "a tutti i costi", per compensare un profondo disagio interiore ed allontanarsi dal sociale. Si allenano in solitudine, camuffano la loro voglia di "distacco" con la concentrazione, adottano comportamenti antisociali e aggressivi, spesso solo in apparenza. Chi conserva nel cuore il ricordo della paura, è questa che vorrebbe incutere nel prossimo. Alle gare non portano il loro borsone pensante, lo fanno portare alle loro ragazze, spesso minute. Ci sarebbe da chiedersi perchè queste ragazze si annullino, si mortifichino a tale punto, ma questa è un altra storia...
L'aspirazione ad un corpo statuario, come quelli di Adone e di Venere, in sudditanza alla moda, e senza una reale accettazione dello stile di vita, della salute, di altri importanti elementi collegabili e collegati ad una immagine sana, fresca e viva di se stessi, rimane una sterile e materiale spinta di compensazione, esattamente come il processo di identificazione con uno status. La macchina costosa, potente ed alla moda, gli abiti rigorosamente firmati, gli accessori di abbigliamento che, come una divisa, servono solo ad identificare l'appartenenza ad una categoria indefinita, presente solo in chi condivide pari patologie, sono attività narcisistiche. Anche il body building è un attività narcisistica, quando la sua espressione è "fuori controllo, fuori limite". L'uso dei pesi produce muscoli sviluppati e massicci. Quando tale risultato è il fine e non il mezzo, rappresenta un danno alla salute fisica e mentale. La muscolatura sviluppata può far apparire forti, ma riduce la spontaneità e la vitalità del corpo e limita seriamente la respirazione. La piattezza a tutti i costi, pancia piatta, quale suggerimento per raggiungere la forma fisica merita una riflessione. Per ottenere letteralmente, davvero questo risultato (addome piatto), si dovrebbero tendere i muscoli addominali a tal punto che la respirazione addominale (un fenomeno normale e sano), sarebbe quasi impossibile. Inoltre la piattezza, a parte il suo effetto nocivo alla salute, è una qualità negativa dal punto di vista estetico e del gusto: una cosa piatta è una cosa senza gusto, senza fascino. Appiattire un rapporto significa banalizzarlo. E in termini psicologici, la parola "piattezza", riferita all'emotività, indica mancanza di sentimenti, Capiamo allora perché la piattezza sia considerata dai narcisisti una qualità. Con ciò non si vuole negare il valore di un bel aspetto, quando esprime il sentirsi bene, nel proprio corpo. Questo benessere si manifesta nella brillantezza degli occhi, nel colorito vivo della pelle, in un espressione del viso serena e piacevole ed in un corpo che è vibrante, vitale e aggraziato nei movimenti. Chi non si sente bene nel proprio corpo può soltanto proiettare l'immagine di quello che ritiene dovrebbe essere un bel aspetto fisico. E più si concentra su queste immagini, più gli vengono a mancare le sensazioni e i sentimenti piacevoli. Alla fine l'immagine si rivela una debole maschera, non nasconde più oltre la tragedia di una vita che al suo interno è vuota.
(fonte: http://www.body-shop.it/psicologia/index.shtml - http://www.body-shop.it/chi_siamo/cosimo_aruta.shtml)
Le differenze tra uomo e donna?
Ho letto con piacere l’articolo e l’ho trovato chiaro e utile per capire certe dinamiche. Leggendolo mi è venuta una curiosità: il narcisismo può colpire anche le donne, giusto? Vi sono quindi delle differenze nel viverlo e manifestarlo tra uomini e donne?
Grazie.
(Chiara Roni)
Grazie per le gentili considerazioni. Il narcisismo è uno stato dell’essere presente nell’individuo senza distinzione di genere (sia uomini, sia donne), stimolato da situazioni risalenti alle prime fasi della vita. Una differenza può riguardare, a mio modo di vedere, il vissuto edipico, per effetto di abituali (non assolute) differenze culturali che, inevitabilmente, condizionano i comportamenti dei due genitori: autoritarismo più marcato nei padri che nelle madri; comprensione ed empatia più presente nelle figure materne che in quelle paterne. Queste differenze possono aumentare la “paura” inconscia del/della narcisista, più presente nei maschi che sentono la “vocazione” ad una compensazione proiettiva sul loro atteggiamento.
Perdonatemi se rispondo in modo estremamente sintetico, purtroppo in questo periodo il tempo è piuttosto tiranno con me.
(Cosimo Aruta, autore dell’articolo)
Eccesso di stimolazioni, mancanza di tempo, assenza di limiti, cambiamento dei valori…
Ho letto anni fa i libri di uno dei teorici che si sono occupati di narcisismo, Alexander Lowen, il quale ha considerato il narcisismo in tutta la sua complessità, come un disturbo che può comparire in forme molto diverse. Mi aveva colpito moltissimo la sua descrizione delle contratture muscolari tipiche dei pazienti con problemi narcisistici. Tali contratture secondo Lowen sono dovute al fatto che i narcisisti devono evitare a tutti i costi di provare emozioni, poiché le emozioni si esplicano come sensazioni provenienti dal corpo, da cui essi si difendono bloccando le percezioni. Avevo poi trovato interessantissimo (e condivisibile) il fatto che Lowen avesse considerato il narcisismo anche da un punto di vista sociale, arrivando quasi fino a fare una sorta di “diagnosi di narcisismo” alla società moderna. Secondo lui, i problemi principali della nostra società sono i seguenti: eccesso di stimolazioni, mancanza di tempo, assenza di limiti, cambiamento dei valori. La tesi portata avanti da Lowen è che il narcisista nella società moderna sia in genere non solo una persona perfettamente adattata, ma più spesso una persona con molto successo. E questo dovrebbe probabilmente far riflettere sul fatto che, attualmente, il problema non sia più soltanto individuale, ma anche sociale. Secondo Lowen, il narcisismo culturale identifica erroneamente l’appagamento con il successo; il successo però, nutre solo l’Io, e lascia il Sé insoddisfatto e vuoto. Il successo delle modelle, che lui definisce come dei manichini, indica una predilezione per immagini statiche, che non hanno nulla di vitale. Altro esempio è la ricerca del potere che, a suo giudizio, è tipicamente narcisista ed opposta alla dignità, elemento quest’ultimo importantissimo per l’essere umano, ma attualmente molto raro.
(Normanna Albertini)