Il sindaco di Vetto Sara Garofani e gli assessori non dimissionari Pierino Ruffini ed Emilio Guazzetti firmano il lungo comunicato stampa che segue per confutare le affermazioni dei colleghi dimissionari Athos Nobili e Roberto Pagani. La crisi sembra ormai consumata e il sindaco dovrà verificare prossimamente se ha ancora una maggioranza in Consiglio comunale o se il Comune dovrà essere commissariato in attesa di andare alle elezioni.
IL COMUNICATO
Il sindaco di Vetto e i due assessori Emilio Guazzetti e Pierino Ruffini prendono atto delle dimissioni del vicesindaco Athos Nobili e dell’assessore Roberto Pagani. E’ una decisione che non giunge inaspettata, visto il progressivo allontanamento, perseguito sia da Nobili che da Pagani, rispetto alla vita amministrativa del comune e la sempre più scarsa partecipazione ai momenti istituzionali di Giunta e di Consiglio; e visto invece, d'altro canto, il loro personale lavoro verso obiettivi che sono in netto contrasto con gli impegni programmatici che questa Amministrazione aveva preso nei confronti dei cittadini di Vetto con il programma elettorale del giugno 2004.
Risultano non veritiere le motivazioni portate a giustificazione di tale decisione, sia dal punto di vista amministrativo che politico.
Se Nobili e Pagani vogliono contrapporsi a questo sindaco, ai suoi collaboratori e a chi alle prossime elezioni amministrative porterà avanti i progetti di sviluppo sui quali sta lavorando fortemente questa Amministrazione, devono avere il coraggio e la lealtà di dirlo chiaramente e la devono smettere di nascondersi dietro motivazioni inesistenti e pretestuose.
E’ dall’inizio di questa legislatura che va avanti questa storia! Continuare a dire che il sindaco Garofani è un dittatore che non ascolta gli assessori indipendenti e che non rispetta le idee autonome è diventata ormai come “la fola dell’oca“.
Siamo convinti che chi ha avuto occasione in questi anni di rapportarsi con il sindaco Garofani, siano essi amministratori, dipendenti comunali o privati cittadini, non possano credere a questa versione che ormai sta diventando una calunnia.
Nobili e Pagani hanno voluto da subito tracciare una propria strada in contrapposizione a quella del sindaco; non hanno voluto confrontarsi in modo sereno e leale, hanno chiesto posti in Comunità Montana e assessorati in più nel comune di Vetto, oltre tutto senza poi impegnarsi per onorare questi incarichi.
Nel corso di questa legislatura le poche sollecitazioni che sono venute dagli assessori indipendenti sono sempre state accolte, anche se si sono limitati a fare richieste e mai a trovare soluzioni economiche per attuarle.
Per poter realizzare sia piazza Marconi che gli interventi sulla viabilità bisogna trovare i soldi.
Nobili e Pagani non ne hanno certo trovato, il sindaco e i suoi collaboratori invece sì; ciò significa che nel corso del 2008 i progetti verranno attuati e senza indebitare il comune di Vetto, anche perché a questo aveva già provveduto e con grande abbondanza il aindaco Nobili, che, dal 1997 al 2003, ha finanziato gli investimenti con oltre 3 milioni di euro di mutui.
Nel corso del 2007, su 19 sedute della Giunta comunale in ben 11 sono stati entrambi assenti.
A partire dai primi di ottobre il sindaco ha inserito all’ordine del giorno della Giunta l’atto più importante del Comune nel corso dell’intero anno, vale a dire il piano annuale e quello triennale degli investimenti, parti fondamentali del bilancio di previsione per l’anno 2008. Si sono dovute aspettare 4 giunte consecutive e la data del 13 novembre perché Nobili e Pagani si degnassero di partecipare.
Nei successivi 60 giorni il piano è stato depositato, secondo i termini di legge, in attesa di osservazioni e proposte da parte degli assessori e dei consiglieri, ma Nobili e Pagani non hanno detto né scritto nulla.
Si vorrebbe quindi capire sulla base di quali motivazioni parlano di proposte non accolte.
Veniamo alla diga di Vetto. Questo progetto non fa parte del programma elettorale sul quale i componenti di questa Amministrazione si sono impegnati nei confronti dei cittadini di Vetto, e, per maggiore chiarezza e coerenza, va anche detto che la diga di Vetto non faceva parte neanche dei programmi elettorali del 1995 e del 1999 quando candidato sindaco era Athos Nobili.
Il sindaco e la giunta si sentono impegnati nella realizzazione di quanto promesso e non ritengono utile per il paese di Vetto aprire un dibattito su di un’opera che non si farà mai.
Questo significherebbe illudere di nuovo inutilmente e scorrettamente i cittadini di Vetto e perdere tempo ed energie che possono invece essere dedicate a progetti per il nostro territorio più attuali, innovativi e realizzabili.
Ciò non toglie che il comitato per la diga sia libero di organizzare tutti gli incontri, pubblici e non, che ritiene opportuni.
Crediamo sia stata una grande prova di democrazia e tolleranza lasciare che il vicesindaco Nobili e l’assessore Pagani operassero apertamente, e non solo, per dar vita a un comitato per la diga in netto contrasto con i programmi concordati.
Non si capisce poi con quale titolo politico Athos Nobili e Roberto Pagani vogliano mettere veti su chi viene candidato a segretario del partito democratico di Vetto, considerato che nessuno dei due ha finora aderito a questa nuova formazione politica.
Athos Nobili e Roberto Pagani dovrebbero dire con chiarezza ai cittadini di Vetto da che parte stanno loro, invece di attribuire scorrettamente appartenenze politiche agli altri senza conoscerle veramente.
Non risulta che Fabio Ruffini abbia mai militato attivamente in nessuna formazione politica, e se, con la nascita del nuovo Partito Democratico, ha scelto di aderirvi e di impegnarsi attivamente, non possiamo che esserne felici considerata la stima personale nei suoi confronti.
Il sindaco Sara Garofani, che non ha mai avuto paura di manifestare apertamente le proprie idee politiche, aderisce al Partito Democratico con grande convinzione ed invita tutti i cittadini e in modo particolare i più giovani a superare la sfiducia e la diffidenza nei confronti della politica e a riflettere sull’importanza che in una società civile e democratica ha la partecipazione attiva dei cittadini ai processi di necessario rinnovamento del nostro paese.
AGGIORNAMENTO: Athos Nobili si dimette anche dalla Giunta della Comunità Montana
Come da previsioni Athos Nobili si è dimesso anche dalla Giunta della Comunità Montana, in cui era assessore alla scuola. Nella lettera di dimissioni inviata alla presidente Nilde Montemerli scrive tra l'altro: “In relazione alla situazione venutasi a creare nel Comune di Vetto, che ha costretto il sottoscritto e un altro assessore indipendente, Roberto Pagani, a dimettersi dalla Giunta municipale, con la presente rassegno le dimissioni da assessore comunitario. Colgo l’occasione per ringraziarti per la disponibilità sempre dimostrata nei miei confronti e per augurare a te e agli altri membri della Giunta della Comunità Montana un sereno e proficuo lavoro a favore della montagna”.