Confcooperative in Assemblea, stamane, per lanciare le nuove strategie di lavoro per il prossimo quadriennio e rinnovare i propri organi di governo, con l’elezione diretta del presidente - sarà confermato Giuseppe Alai - da parte dei delegati e il voto per il rinnovo del Consiglio provinciale, tra i quali numerosi esponenti delle cooperative montane, scesi appositamente in pulman.
Un’organizzazione che individua precise priorità di lavoro nella capitalizzazione, nella dimensione delle imprese, nelle integrazioni e nei servizi, ma che contemporaneamente preme decisamente l’acceleratore su una distintività cooperativa, ovvero su valori che sono, al tempo stesso, un metodo e un fine.
Esplicito, al proposito, il presidente Alai su un tema come quello della capitalizzazione: “dobbiamo farla con i soci e attraverso i soci, ricorrendo a strumenti propri della cooperazione come la partecipazione al capitale, il ristorno, il prestito sociale, e non ricorrendo alla quotazione in borsa”.
Dalla precedente assemblea elettiva sono passati quattro anni, periodo nel quale i dipendenti delle 498 imprese aderenti a Confcooperative sono cresciuti del 73%, passando da 10.923 a 18.774, i soci sono saliti da 46.900 a 53103 e il fatturato ha registrato un incremento del 49%, portandosi a 3.180 milioni di euro nel 2007.
“Il rapporto fra numero di cooperative, fatturato e dipendenti – sottolineano il presidente dell’organizzazione, Giuseppe Alai, e il direttore Giovanni Teneggi – indicano non solo che si è consolidato un sistema di imprese dimensionalmente più rilevanti (la media degli addetti per cooperativa è salita del 35%), ma soprattutto che ha ben assolto alla funzione sociale della cooperazione puntando soprattutto sul lavoro e sulla sua stabilità, privilegiando settori anche a bassa redditività in cui è forte la presenza di extracomunitari e comunque di altre professionalità che normalmente incontrano le maggiori difficoltà sul mercato del lavoro”.
I lavori assembleari sono in programma al Classic Hotel alle 8,45.