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Sospensione del piano di prelievo degli ungulati? Cia reggiana contraria

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La situazione meteorologica verificatasi negli ultimi giorni ha offerto il destro ad alcuni soggetti per interventi sulla stampa e nei confronti degli enti pubblici, per richiedere la sospensione del piano di prelievo degli ungulati nelle aree collinari reggiane.

La Cia di Reggio Emilia – per bocca del direttore, Francesco Zambonini - esprime con forza la propria contrarietà nei confronti di eventuali misure in tal senso, e ricorda che lo scopo dei piani di prelievo in questione, del tutto conformi alle normative vigenti e riferite a quantitativi di selvatici da prelevare in forma selettiva definiti secondo i dati di censimento eseguiti secondo i protocolli voluti dall’Istituto nazionale della fauna selvatica.

Secondo la Cia, se sono rispettabili le opinioni di chi a tutti i costi vuole proteggere la fauna, pur con argomentazioni discutibili o con dati non supportati dai fatti, altrettanto ed ancora di più rispettabili sono gli interessi di chi dagli ungulati riceve danni.

"Si invitano pertanto gli enti competenti a non lasciarsi suggestionare da campagne d’opinione che appaiono più che altro manovre dilatorie, ed a procedere nel rispetto dei piani stabiliti con cognizione di causa, per la tutela del territorio agricolo, degli animali d’allevamento e delle stesse specie selvatiche".

3 COMMENTS

  1. Mi consenta
    Carissimo direttore, mi consenta. Io non faccio parte di quella gente che, con manovre dilatorie o con argomentazioni discutibili, cerca di far chiudere la caccia. Ma faccio parte di quella schiera di cacciatori che amano la propria montagna e, se sembra difficile da credere (essendo cacciatore), amo la fauna che ci vive. Non faccia anche Lei parte di quella gente che SALE SUL CARROZZONE delle parole SENTITE. La figura che ricopre la dovrebbe portare ad essere a contatto tutti i giorni con i suoi associati; questo le dovrebbe dar modo di sentire LA VOCE dei SUOI contadini. A mio modo, essendo cacciatore, sono anch’io a contatto con gli stessi e mi risulta che dalla loro VOCE escano ben altre cose. Mi risulta che gli AVVISTAMENTI di caprioli si siano ben ridotti; per contraltare si sono moltiplicati i ritrovamenti di animali morti.
    Poi basta prendersi la briga di andare a vedere i tabelloni dell’Atc, dove va scritta l’uscita; il confronto con l’anno scorso è una cosa IMPRESSIONANTE: tantissime uscite, pochissimi abbattimenti. Calcoli che i selettori sono aumentati.
    Lei mi parla di censimenti secondo i protocolli dell I.N.F.S.: verissimo, ma i censimenti sono stati fatti in marzo 2007, prima dell’epidemia, per altro confermata dal presidente Scaruffi nell’assemblea del 28/12/2007, dove ci chiedeva di essere coscienziosi.
    Ho avuto modo di parlare di persona con il dott. Righi di detto istituto, il quale mi ha confermato che in caso di forte calo della popolazione intercorso tra i censimenti e gli abbattimenti i piani andrebbero rivisti.
    Io faccio parte di quella schiera di cacciatori che si è battuta per richiedere di effettuare censimenti a campione prima degli abbattimenti, ma a nulla è servito.
    Secondo Lei sarebbe corretto se oggi (gennaio 2008) un suo associato facesse i conti del “LATTE” sulle bestie contate a marzo 2007, pur sapendo che nel mentre ne sono morte? Mi spiace, capisco i danni arrecati, ma allora le lancio una provocazione!!! Abbattiamo tutto: cinghiali, cervi, caprioli, daini, ecc ecc.
    Vorrei che da montanaro quale Lei è riuscisse ad instaurare un dialogo più costruttivo tra il mondo venatorio e quello agricolo. Io l’ho cercata perchè avrei voluto parlarLe. Di cose da fare ve ne sono tante, io di idee e di voglia ne ho molta.
    La saluto cordialmente.

    (Roberto Malvolti, [email protected])

  2. Unici
    Ho letto sui quotidiani locali che la Provincia di Reggio, unica in Italia, ha derogato dalla sospensione della caccia in caso di terreno innevato. Io, pur non cacciatore, mi ricordo che questo era un comportamento riconosciuto, condiviso e rispettato anche dai più accaniti amanti del fucile. Vorrei sapere se, in silenzio, è stata davvero autorizzata questa vigliaccheria verso la fauna in difficoltà di mobilità e con percorsi “tracciati”. Se fosse la considererei semplicemente una scelta incivile e decadente. Per pochi voti ormai ci si prostituisce… e meno male che amministrano i cosiddetti Verdi!!

    (F.D.)

  3. Vogliamo i dati dei risarcimenti danni
    Per ungulati, se ben ricordo, si intendono i mammiferi con zoccoli. Ora, mi pare che qualcuno abbia chiesto di fare un censimento STRAORDINARIO (non il classico primaverile) per verificare, ad oggi, la presenza del capriolo (non degli ungulati) in Atc Montagna. In data 28.12.2007, in sede di assemblea di bilancio, lo stesso presidente Scaruffi ha parlato di E P I D E M I A riguardante i caprioli. Sempre secondo l’INFS, già dai censimenti primaverili, risultava un calo del 17% circa! Ora, nessuno può venirmi a raccontare che una specie in decremento causa danni in aumento! Come sempre si ignora che la grande parte dei danni causati da generici UNGULATI si riferisce ai danni cagionati dal cinghiale!!!!! Ma questo è facilmente verificabile: le associazioni agricole hanno, ex lege, propri rappresentanti nei comitati direttivi degli Atc. Come si chiama il rappresentante della CIA? Gli chiedo di rendere pubblici i dati relativi al risarcimento danni! Quanto si è speso riguardo al capriolo? Quanto riguardo al cinghiale? Chi ha percepito cosa? Fuori tutte le perizie!
    Facciamo un incontro pubblico ed analizziamo i dati! Pago io la sala !
    Ho chiesto già la sera del 28 di poter visionare IL BILANCIO ANALITICO… L’ho fatto successivamente con due (non una) richieste del mio legale, avv. Rossella Ognibene… Ma ad oggi…
    Al rappresentante CIA, però, nessuno al mondo può negare questi elementi contabili, quindi… Aspetto fiducioso dalla CIA riscontro per organizzare un pubblico dibattito (DATI ALLA MANO) anche perchè NON dimentichiamo mai che la fauna selvatica è, per legge, patrimonio dello Stato! Io porterò delle foto alle bacheche scattate lo scorso anno e quest’anno! Vediamo anche da questo elemento se è vero quanto si afferma giù in città riguardo alla NON emergenza…

    (Umberto Gianferrari, presidente Circolo della Libertà di Castelnovo ne’ Monti)