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Filippi: “L’Emilia-Romagna non deve ricevere i rifiuti campani”

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"L’Emilia-Romagna non deve ricevere i rifiuti campani". E' l'opinione di Fabio Filippi, consigliere regionale del Gruppo della Libertà, alla notizia che la sua Regione sta considerando la possibilità di smaltire una parte dei rifiuti della Campania.

“L’accollarsi lo smaltimento dei rifiuti campani – dichiara Filippi – significherebbe in un certo senso tendere la mano alla camorra. Sarebbe impensabile che il governo di una regione come l’Emilia-Romagna, che si dichiara difensore della libertà, liceità, trasparenza, correttezza e del benessere dei cittadini aiutasse indirettamente racket paramafiosi nella detenzione del controllo incostituzionale della res publica. Anche in considerazione del fatto che il costo dei rifiuti in Campania è di gran lunga maggiore rispetto a quello di tutte le altre regioni. Non vedo quindi il motivo di accollarsi, in termini di spesa e di salute pubblica, un problema a cui lo stesso governatore Bassolino non cerca di dare soluzione; altri al suo posto avrebbero già rassegnato le proprie dimissioni. E’ ora di smettere di conferire lauti stipendi a manager e commissari straordinari se poi non raggiungono i risultati previsti. Quando un manager o un commissario non ottiene l’obiettivo deve andare a casa.”

6 COMMENTS

  1. Per esempio?
    ” …Bassolino non cerca di dare soluzione; altri al suo posto avrebbero già rassegnato le proprie dimissioni”.
    Gentile Filippi, avrà certamente sottomano una folta lista di nominativi di pubblici amministratori che si sono dimessi a causa del mancato raggiungimento dei risultati per avvalorare questa sua tesi, non è vero… ?

    (R.S.)


  2. Condivido totalmente R.S.; soprattutto in un momento di caos su ogni fronte, i responsabili, appurato la loro incapacità di gestione dei problemi, dovrebbero, per morale e per lealtà verso il popolo, dimettersi. Ma la lealtà politica verso la responsabilità delle proprie azioni (o non azioni) non è un argomento che piace ai responsabili, di questi tempi…
    Rispetto alla situazione di Napoli, aggiungo, è una vergogna inaccettabile, e sono sconvolto a notare che immagini come quelle che vedo le vedevamo nei tg circa guerriglie interne di paesi sotto dittatura.

    (Agostino)


  3. Allora lasciamo che la gente perbene, i bambini, i più deboli soffochino in mezzo all’immondizia? Non ne faccio un problema politico ma di solidarietà. Un politico serio e responsabile non farebbe meglio a dare un aiuto a superare questo momento drammatico e contemporaneamente spingere i suoi colleghi ad affrontare il problema malavita in modo serio e deciso piuttosto che fare propaganda? Molto facile sentenziare quando i problemi sono altrui. E’ una riflessione che dobbiamo fare lasciando da parte il “politichese”.

    (S.S.)

  4. Buon esempio?
    Quindi allora secondo R.S. per quanto è successo a Napoli non dovrà pagare nessuno perché nessun pubblico amministratore si è dimesso o ha pagato finora? Ma proprio non c’è mai nessuno che ha qualche responsabilità? E la magistratura? Il CSM e il ministro intervengono soltanto quando qualche magistrato pesta i piedi a qualche politico (vedi De Magistris e Forleo)? Concludo che io cittadino – qualsiasi emiliano, con tasse che sono diventate veramente esagerate ed insopportabili – ho contribuito con la mia piccola parte a finanziare i 2 milioni di euro stanziati per risolvere il problema dei rifiuti di Napoli; poi dalle notizie che abbiamo sono serviti a stipendiare l’assunzione clientelare di un numero di addetti 5 volte (!) superiore alla città di Milano; ma ulteriormente per assurdo a pulire le strade si manda l’esercito; e come se tutto ciò non bastasse ci dobbiamo pure accollare anche lo smaltimento?
    Grazie.

    (Elio Bellocchi)

  5. Se (s.s.) ci dice dove abita…
    Se (s.s.) ci dice dove abita potremmo indirizzare nelle vicinanze alcune tonnellate di rifiuti napoletani in modo da appagargli il senso di (malriposta) solidarietà. Troppo comodo infilarla a Savognatica! Mi pare che quanto da lui proposto sia l’equivalente di regalare al bisognoso il pesce e non la canna da pesca. Le soluzioni vanno trovate in loco e nelle comunità elementari, l’assistenzialismo all’infinito non funziona (se non lo si è capito di fronte a queste evidenze allora, purtroppo, non c’è speranza!). Purtroppo anche noi, come italiani, paghiamo internazionalmente il danno d’immagine di questa incivile e prolungata zozzeria.

    (F.D.)