Le feste natalizie accendono di luci la città, i negozi, riempiono i balconi delle case di Babbi Natale che li assalgono, quasi aggrediscono. Quanti sanno che Natale festeggia un Bimbo, “che si è fatto largo dentro il corpo di una ragazza di Israele, incinta fuorilegge, partoriente dove non c’è tetto, salvata dal mistero d’amore di un marito che l’ha difesa, gravida non di lui”, come ha scritto Erri De Luca e che la Fede ci fa dire figlio di Dio?
Dino Buzzati ha detto che sarebbe stato uno scherzo bellissimo, se fosse venuto davvero, perché non ci crede più nessuno: non ci crede il proprietario del magazzino famoso di articoli da regalo, neppure i clienti in fila dal negoziante di giocattoli, non ci crede il capofamiglia né il vecchio zio né la figlia né la mamma…. “E se sul serio venisse?”.
Ma il Bimbo Gesù, il Figlio di Dio, è venuto sul serio! Non è uno scherzo da prete! Sono passati duemila anni da quel 25 dicembre, milioni di bambini sono nati ma solo di Lui parliamo ancora: accettandolo o rifiutandolo o rimanendo indifferenti.
E’ il personaggio che ha diviso in due la storia: prima e dopo Cristo. La sua figura ha ispirato artisti, pittori, scultori, poeti, musici, romanzieri. Migliaia di uomini e di donne hanno lasciato tutto per seguirlo, altri sono stati uccisi, altri ancora oggi sono in carcere perché credono in lui! No, davvero non è uno scherzo da prete! La nostra vita cambierebbe se ci mettiamo in ginocchio di fronte a Lui, come i pastori di Betlemme, come i Re Magi. Credere in Lui è credere nell’Amore, essere parte dell’unica famiglia di Dio, che ci rende tutti fratelli.