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Stralcio della strada di fondovalle / Piero Ferrari: “Ripensarci”

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Sabato 15 dicembre scorso ho partecipato a Castelnovo ne' Monti alla “Conferenza economica della montagna” e, sperando di poter portare il mio contributo, avevo confrontato i dati di due comuni del crinale, suddivisi per frazione, dall’anno 2004 alla data odierna, per capire come si era modificata la loro situazione sociale.

I dati che emergono da tale confronto sono sconfortanti, ma non lo sono di meno quelli illustrati nella conferenza.

Eccone alcuni:
- dal 1986 al 2006 nei territori di crinale calo della popolazione residente del 13%, mentre negli altri comuni della comunità montana crescita della popolazione residente del 8,35%;
- tasso di natalità nel 2006 nei territori di crinale di 5,48 nati ogni 100 abitanti, negli altri comuni della comunità montana di 9,18 nati ogni 100 abitanti;
- indice di vecchiaia nel 2006 nei territori di crinale di 414,6 ultrasessantacinquenni ogni 1000 abitanti, negli altri comuni della comunità montana di 175,7 ultrasessantacinquenni ogni 1000 abitanti.

Questi e altri dati sui vari settori socioeconomici, chi fosse interessato lì potrà scaricare e verificare nei siti della Comunità montana o della Provincia.

A poco sono serviti i confronti, che in tale conferenza, sono stati fatti con altre realtà a noi più o meno vicine; mi sembrava di essere nella situazione di chi non riesce ad arrivare con lo stipendio a fine mese e si sente dire che “non va poi così male” perché c’è anche chi non arriva al 15 del mese.

Dai dati presentati in tale conferenza emergono spunti importanti di riflessione che mi auguro siano oggetto di attenta riflessione da parte di tutti se vogliamo veramente salvare il nostro crinale e io personalmente non mancherò in tutte le occasioni di portare il mio contributo.

Mi stupisce però che, anche alla luce dei dati emersi in questa conferenza, si proceda allo stralcio della strada di fondovalle lungo il Secchia, strada prevista dai precedenti strumenti urbanistici e indicata come asse importante per la montagna dall’Amministrazione provinciale che adottò tali strumenti.

Non solo, lo studio presentato dal “COMITATO ALTA VAL SECCHIA” indicava una ipotesi viaria che, con costi contenuti, avrebbe dato risposta a tante esigenze di una parte importante dei territori di crinale.

È per questi motivi che mi associo a quanti in questi giorni hanno sollecitato un ripensamento dello stralcio di questa strada e chiedo ai consiglieri dell’Unione dei comuni del crinale e dei comuni interessati quantomeno di rinviare tale decisione a dopo un'attenta analisi dei dati emersi nella conferenza suddetta e all'analisi di cosa significherebbe per il crinale avere una arteria di fondovalle lungo il Secchia.

Sarebbe un segnale importante per chi, come me, sempre più spesso ha l’impressione che le decisioni riguardanti i nostri territori siano prese da altri, senza un reale coinvolgimento delle popolazioni e dei comuni del crinale.

Sarebbe un segnale importante per togliere l’impressione che qualcuno è convinto di risolvere questo tema riempiendosi la bocca con le parole “ambiente e turismo” e con qualche “elemosina” data o alle amministrazioni o a chi opera nei nostri territori.

Mi auguro, su questo tema e su cosa fare per il crinale, di sentire la voce del sindacato e delle associazioni imprenditoriali, che ritengo possono e devono dare un contributo importante.

Se si avviasse un confronto serio, senza preclusioni o verità preconfezionate di alcun tipo, sono convinto che si troverebbero soluzioni adeguate ai gravi problemi che affliggono il nostro crinale.

E questo è l’augurio che faccio ai suoi abitanti.

(Piero Ferrari, Sologno)

5 COMMENTS

  1. Concordo sul problema
    Non ho potuto partecipare alla conferenza economica della montagna, anche se avrei voluto esserci. Su una cosa mi sento di concordare con Ferrari: le strade sono NECESSARIE. Approfitto di questa ribalta per ricordare a tutti che è ancora in sospeso la cosiddetta “ZONA GIALLA”. Approfitto anche per ricordare che il PRG ancora vigente del Comune di Villa Minozzo prevede il prolungamento della “Gatta-Pianello”, per quanto riguarda il territorio di Villa, verso Ligonchio. So che l’Amministrazione comunale di Villa ha in questi giorni iniziato il percorso per il nuovo strumento urbanistico PSC. Chiedo a sindaco e giunta di farsi garanti per il mantenimento sul nuovo strumento urbanistico di tali previsioni.

    (Massimo Bonini)

  2. Già, la Gatta-Pianello…
    Ricordate? Quando si parlava di asfaltare quella pista pareva che si desse forma alla più grande opera di scempio paesaggistico dell’era moderna… Io la percorro spesso, a piedi e in bici; anzi, ora è molto più piacevole farlo, poichè le poche auto che transitano non sollevano più montagne di polvere…
    Ai lati della carreggiata, le attrezzate, semplici e rustiche aree di sosta, accolgono d’estate le famiglie o i gruppi di amici che là si danno appuntamento per un pasto frugale…
    Il suo prolungamento? Lo vedo con estremo favore! Pechè noi, gente di montagna, abbiamo bisogno, grande bisogno, di viabilità agevolata; sono in pochi a muoversi con le ciaspole…
    Tutto ciò, ovviamente, avendo cura di inserire l’operato dell’oomo in un contesto consono e adeguato a questo nostro splendido paesaggio.

    (Umberto G., presidente Circolo della Libertà di Castelnovo ne’ Monti)

  3. Come non essere d’accordo…
    Come non esser d’accordo con quanto afferma Ferrari! Ed oltre al danno la beffa: nel PSC in approvazione nella prossima seduta del Consiglio dell’Unione dei Comuni non sono nemmeno previste le rettifiche e migliorie dei collegamenti tra i comuni di Ligonchio e Ramiseto con la S.S 63. Ricordo che questi erano presenti nello studio preliminare del PSC e che furono usati come “pretesto” dalla maggioranza di sinistra per bocciare il prolungamento della Gatta-Pianello sino a Giarola/Collagna. La preservazione del nostro stupendo territorio è importantissima, così come vitale per il sostentamento delle nostre attività in montagna è il turismo. Signori, parliamoci con chiarezza e praticità: i turisti NON RAGGIUNGONO IL PARCO A PIEDI! Senza una rete viaria funzionale e scorrevole si disincentiva il turismo e si crea enorme disagio a chi le strade le usa o per lavorare e mantenere un’attività nel crinale. Purtroppo l’impressione (ma in realtà è un’assoluta certezza!) è che qualsiasi appello in questo senso, da chiunque arrivi, cadrà nel vuoto perchè MANCA LA VOLONTA’ POLITICA DI REALIZZARE STRADE SCORREVOLI. Continuiamo a protestare ed a farci sentire, almeno la gente della montagna non si sentirà completamente abbandonata e non considerata: ci trattano da cittadini di serie B ma NON LO SIAMO!
    Colgo l’occasione per porgere alla redazione di Redacon ed a tutti gli attenti lettori i migliori auguri di un sereno Natale e di un 2008 ricco di speranze.

    (Riccardo Bigoi)

  4. Viabilità, viabilità , viabilità
    Condivido la posizione di Piero Ferrari e aggiungo che è giunto il momento di chiedere le dimissioni degli amministratori che stanno uccidendo la montagna. Però bisogna passare all’azione e manifestare con forza sul punto debole della montagna, la S.S.63!!! La mia disponibilitàa c’è tutta: mail: @Lmailto:[email protected]@[email protected]#L.

    (Marino Friggeri, consigliere comunale Busana)

  5. Dialogo con i cittadini?
    Ma quale dialogo e quali decisioni vicine alla gente? Non solo dicono che le cose vanno bene quando vanno male (beffano..), pretendono anche il pieno appoggio dei cittadini; fanno incontri immagine in cui tutti sono bravi e buoni con ottime idee e accettano (questo il lato peggiore come sottolineato nella lettera) il DIALOGO e l’interazione.. Tanto poi in sede decisionale noi non ci siamo, ci restano loro che dei nostri bisogni e richieste conservano solo (e forse) un piccolo ricordo: decidono il contrario di quanto apparentemente pattuito.
    Il dialogo, il dialogo.. questa strana e utopica richiesta..

    (Commento firmato)