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Morti bianche e lavoro nero

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Su 1.228 aziende ispezionate nel 2007 quasi la metà (513) erano irregolari poichè impiegavano 1.051 lavoratori non in regola e 460 lavoratori totalmente in nero, che sono cresciuti rispetto al 2006 del 129%.

E' un bilancio putroppo allarmante quello che è stato fatto questa mattina dal direttore della Direzione provinciale del Lavoro Giulio Bertoni durante la seduta congiunta, nella sala del Consiglio provinciale, della Commissione provinciale per l'emersione del lavoro irregolare (CELI), presieduta dall'assessore al lavoro Gianluca Ferrari e del Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso (CLES), presieduto dalla Dpl.

Nel corso dell'incontro sono stati diffusi anche gli esiti dell'"Operazione Grande Muraglia", ovvero delle attività ispettive condotte nell'arco del 2007 dalla Dpl di Reggio e Modena nei laboratori tessili cinesi di Reggio e provincia. In questo caso l'illegalità è totale: su 6 laboratori ispezionati (di notte) 6 erano irregolari poichè impiegavano 35 lavoratori di cui 23 totalmente in nero, 11 clandestini e un quattordicenne; 6 le denunce penali scattate, 64 i provvedimenti amministrativi di cui 23 maxisanzioni, 6 i provvedimenti di sospensione (in 5 casi poi revocate, perchè evidentemente quei laboratori si sono messi in regola).

"La situazione è molto preoccupante - ha affermato l'assessore al Lavoro Gianluca Ferrari - e ci invita tutti a non abbassare la guardia, ma alla massima collaborazione possibile. Il lavoro sommerso è una piaga che va combattuta su più fronti e tramite sinergie ai massimi livelli istituzionali. Un dato positivo riguarda la maggior attenzione da parte di tutti della intollerabilità del fenomeno contro il quale finalmente si sta ingaggiando una battaglia reale che comincia a dare i suoi frutti".

Tra le iniziative portate avanti l'assessore ha ricordato "l'istituzione della Cabina di Regia nazionale sul lavoro sommerso e irregolare. A questo proposito la presidente della Cabina, il sottosegretario al Lavoro Rosa Rinaldi a fine gennaio verrà a Reggio Emilia per partecipare ai lavori di CLES e CELI. Altra novità positiva riguarda la partecipazione della Provincia di Reggio ad una sperimentazione di carattere nazionale per l'emersione del lavoro sommerso. In particolare i Centri per l'impiego reggiani - ha detto l'assessore - dovranno leggere le banche dati dei loro iscritti tramite un filtro particolare che evidenzi la consistenza e le caratteristiche degli utenti maggiormente a rischio".

L'assessore ha poi sottolineato che la banca dati degli appalti pubblici comincerà ad essere operativa prima dell'inizio dell'estate, in quanto a gennaio verrà consegnato il progetto esecutivo e a fbbraio partirà la prima sperimentazione. "Reggio sarà la prima Provincia italiana a dotarsi di uno strumento in grado di monitorare costantemente tutti i cantieri pubblici, che rappresentano il 18% del totale degli appalti".

Altro nodo, affrontato stamane nella sala del Consiglio di Palazzo Allende, la questione degli artigiani: "In sede di commissione provinciale artigianato - ha comunicato l'assessore all'assemblea - si è aperta la discussione per rivedere i criteri con cui attualmente si concede lo status di artigiani, criteri che dovranno essere più selettivi".

Sia le Consigliere di parità, presenti all'incontro, sia il direttore della Dpl Bertoni hanno poi sottolineato l'importanza della convenzione recentemente sottoscritta tra le due parti per valorizzare il lavoro femminile che dev'essere un diritto uguale per tutti, mentre invece le donne non sempre sono trattate alla pari degli uomini".