Il Consiglio provinciale ha approvato questo pomeriggio a larga maggioranza - si sono astenuti Lega Nord e An - un ordine del giorno sulla visita che il Dalai Lama sta svolgendo in questi giorni in Italia.
Il documento approvato è stato presentato dal consigliere di Forza Italia Francesco Benaglia ed è comprensivo di emendamenti del Partito democratico e di Rifondazione comunista e contiene un invito al governo a "ricevere il Dalai Lama nelle forme istituzionalmente più opportune" e a "farsi promotore verso le autorità competenti affinché si promuovano iniziative contro la violazione dei diritti dell'uomo e l'opera tesa a cancellare l'identità del popolo tibetano praticate in Tibet dalla Repubblica popolare cinese, oltre che ad aprire un dialogo fra il Tibet e la Cina".
"Questo ordine del giorno esprime i valori in cui tutti noi crediamo - ha affermato il consigliere Benaglia - cioè la democrazia e la libertà di espressione del pensiero. E' l'occasione per far vedere all'Italia che Reggio crede fortemente in questi valori e che non ha paura a dimostrarli e a farli valere, maggioranza e opposizione insieme". Benaglia ha ricordato poi che "anche il Papa ha cancellato l'incontro, cosa che, come cattolico, mi urta ancora di più del fatto che Prodi non riceva il Dalai Lama".
L'assessore alla solidarietà Marcello Stecco è intervenuto affermando che "la maggioranza condivide la sostanza di questo documento". "E' necessario tenere alta l'attenzione sulla situazione in Tibet, dove avviene una violazione sistematica dei diritti umani, cosa inaccettabile da qualsiasi coscienza democratica - ha aggiunto - Peraltro questo Consiglio ha più volte preso posizione, quasi sempre unanimemente, sulla questione".
L'assessore Stecco ha anche ricordato che "nella sala antistante l'aula Consiglio, su preciso orientamento dell'Assemblea, è esposta dal 2005 in modo permanente la bandiera del Tibet, a ulteriore conferma dell'impegno di Reggio nel sostenere la causa tibetana".
Il capogruppo del Pd Alberto Ovi ha sottolineato che "la vicenda del Tibet ci offre spunti importanti oggi, a otto mesi dall'inizio dei Giochi olimpici, che noi abbiamo voluto considerare come l'occasione per la Cina di aprirsi ad un sistema democratico. Ci sono interventi timidi in questo senso, ma purtroppo continuano a venire violati diritti elementari". Secondo Ovi "va riconosciuto lo sforzo del Dalai Lama, per i diritti umani e per la non violenza".
"Come mai massimo imperialismo e massimo capitalismo sono compatibili con una dottrina che storicamente è nata per combattare l'uno e l'altro fenomeno? Credo che si debba riflettere su questo e non sull'atteggiamento di Sua Santità, che non ha bisogno che noi ci occupiamo di lui." ha detto il capogruppo dell'Udc Tarcisio Zobbi.
Ottimo!
E’ inaccettabile l’atteggiamento tenuto dai vertici del paese e della chiesa verso il Dalai Lama; non ricevere con i GIUSTI onori un capo religioso nonché premio Nobel per la pace è vergognoso. Però complimenti vivi: questo documento è una corretta azione politica!
Se si vuole si fanno cose giuste, vedete. Basta volerle…
(Commento firmato)