"Stamani a Talada, ore 11,30, c'era questo capriolo (ritengo si tratti di un piccolo) morto, sul ciglio della strada". Così scrive Umberto Gianferrari, cacciatore castelnovese. Che aggiunge: "Da un mio sommario esame, non ho notato alcun segno di diarrea e nessun segno apparente di trauma dovuto ad incidente automobilistico; ma non mi sono soffermato più di tanto, perchè era in corso una battuta al cinghiale".
Gianferrari ha quindi provveduto a telefonare per la rimozione del corpo dell'animale, nonostante le difficoltà dato il giorno festivo: "Voglio però ringraziare i signori Palladini e Lirani, che mi hanno garantito l'immediata attivazione del ricuperatore di ungulati".
"Mi auguro - conclude nella sua breve nota Gianferrari - che, quanto prima, emergano dall'Istituto Zooprofilattico, le cause della morte. Sempre che non siano già concluse le operazioni di monitoraggio del capriolo".