C’è un appello che, dal Brasile, giunge nell’Appennino reggiano. A lanciarlo è il vescovo di Barra, in Bahia, Dom Luiz Flavio Cappio, legato con un filo speciale di amicizia con don Creardo Cabrioni parroco di Pieve S.Vincenzo e SS.Vincenzo e Anastasio a Cervarezza, e con don Pierluigi Ghirelli, parroco di San Matteo di Cervarezza. Dai religiosi ci giunge la preoccupazione per la salute del vescovo. Il quale, dal 27 novembre, nella Diocesi di Barra nello Stato di Bahia ha ricominciato lo sciopero della fame e le sue preghiere per protestare contro il progetto del Governo Federale di deviazione delle acque del fiume São Francisco.
Il fatto riguarda il município di Sobradinho (BA), sulle sponde del fiume, chiamato affettuosamente Velho Chico.
In una lettera inviata al presidente, Luis Inácio Lula da Silva, Dom Cappio gli ha ricordato l’accordo a cui erano giunti nel 2005, nel quale Lula aveva proposto di avviare un dibattito sul tema.
Secondo Dom Luiz Cappio il progetto di deviazione del fiume São Francisco non porterà acqua a 12 milioni di nordestini, come dice il Governo. Ne beneficerà soltanto una piccola parte della popolazione, arricchendo poche grandi imprese, soprattutto nella produzione di frutta da esportazione, etanolo ecc…
Andando ad approfondire un poco la cosa alcuni dicono che:
1) i costi enormi di questa opera (sono più di 700 chilometri di canali) non giustificano il beneficio piccolo che porterebbe; non si sa ancora chi sarà effettivamente beneficiato
2) il timore è che come al solito vengano beneficiati i latifondisti, con l’irrigazione di monoculture per l’esportazione
3) alcuni dicono che quest’acqua servirà per dare da bere a milioni di assetati del semi-arido, ma l’acqua del rio san Francisco è piuttosto inquinata e non adatta all’uso potabile…
4) la priorità è il risanamento del fiume. Milioni di persone stanno soffrendo a causa del suo progressivo deteriorarsi
5) molte famiglie di piccoli proprietari verranno espulsi dalle loro terre per fare posto alle opere idrauliche e ai canali
6) in un paese dove la corruzione e gli scandali si susseguono un’opera del genere creerà molti nuovi casi di tangenti
7) una delle opere di presa è programmata in una zona indigena degli indios Trukà che dovrebbe essere protetta e difesa (riserva indigena che per problemi burocratici non è ancora stata ufficializzata)
8) nel semiarido ci sono altri modelli collaudati di convivenza con la siccità, attraverso la costruzione di cisterne per l’acqua piovana, dighe sotterranee, ecc. Esperienze che hanno reso vivibile e produttive molte terre, in modo sostenibile e naturale, e con costi ridotti.
Spontaneamente, in solidarietà al vescovo, quattro donne del gruppo ecclesiale "Figlie di Maria" hanno deciso di aderire al digiuno. Altre cinque persone in differenti luoghi del Brasile, digiunano nei fine settimana. Altre e tante le iniziative, che coinvolgono anche il “Grido degli esclusi”.
COME SOSTENERE LA SFIDA DEL RELIGIOSO
Ed ecco l’appello ai montanari, che, grazie a internet, possono appoggiare dom Cappio. E’ necessario mandare un fax ai seguenti indirizzi con la lettera di protesta in portoghese di seguito allegata (ne proponiamo, per la comprensione, anche una versione in italiano).
É importante mandare una copia (CCN:) all’ e-mail [email protected] perché si possano contare le mail inviate al governo.
La lista degli indirizzi:
PRESIDÊNCIA DA REPÚBLICA
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
Fax: (0055) 61 3411 1865
ECCO LA LETTERA in portoghese (quella da inviare )
Exmo. Senhor Presidente da República - Luiz Inácio Lula da Silva
Exmo. Senhor Ministro da Integração Nacional - Geddel Vieira Filho
Saudações cordiais,
Acompanhamos com interesse os planos do Governo Brasileiro para o Rio São Francisco, tanto no que concerne ao Projeto de Transposição quanto ao Programa de Revitalização.
Respeitosamente, dirigimo-nos a V. Ex.a para compartilhar preocupações sobre os previsíveis impactos sociais e ambientais do Projeto de Transposição.
Sabemosa importância histórica, cultural, social, econômica e ambiental do "rio da integração nacional". Temos também conhecimento dos problemas deste Rio, tais como o desmatamento, o assoreamento, a poluição por esgotos e agrotóxicos, as barragens e o avanço indiscriminado do agronegócio sobre o Cerrado e Caatinga. O estado atual de baixa vazão da barragem Sobradinho de 14% da sua capacidade é prova desta degradação.
O estado de degradação do São Francisco torna temerário qualquer acréscimo de novo uso aos atuais, múltiplos e, em muitos aspectos, já conflitantes.
Desde 27 de novembro de 2007, Dom Luiz Cappio, bispo da Diocese de Barra (Bahia), retomou seu jejum e suas orações em protesto contra a forma autoritária com que o governo federal impõe a obra de transposição do rio São Francisco sem um debate democrático sobre a viabilidade desta obra.
Em carta enviada ao presidente, Dom Luiz lembra que Lula não cumpriu o acordo assumido em outubro de 2005. Na ocasião, Dom Luiz suspendeu um jejum de onze dias, após o presidente ter se comprometido a suspender o processo da transposição e iniciar um amplo diálogo sobre o projeto com a sociedade.
A obra da transposição do Rio São Francisco não tem capacidade de levar água para 12 milhões de nordestinos, como a propaganda quer iludir. Ao contrário, ela é desenhada para beneficiar a produção de frutas nobres, etanol, aço e criação de camarão destinados principalmente para o mercado internacional, enriquecendo ainda mais poucas grandes empresas.
A região semi-árida tem grande diversidade de situações e potencialidades hídricas para o consumo humano e o desenvolvimento sustentável. Para atender à população do semi-árido, há alternativas melhores e mais baratas, por exemplo: as 530 obras sugeridas pela Agência Nacional de Águas (ANA) e que abasteceriam os 1,3 mil municípios da região a um custo de R$ 3,6 bilhões (quase metade dos R$ 6,6 bilhões da transposição). Para o meio rural tem as alternativas de Convivência com o clima desenvolvidas no âmbito da Articulação do Semi-Árido (ASA).
Diante deste quadro, o Projeto de Transposição exige questionamentos e cuidados. Ainda mais, porque se trata deum projeto com varias ilegalidades que estão sendo questionadas judicialmente e que ainda esperam posição do Supremo Tribunal Federal (STF).
Por isso, as pessoas, entidades e organizações abaixo-assinadas pedem que sejam suspensas as obras da transposição, que vem sendo realizadas pelo Exército Brasileiro.
Exigimos que seja ouvido o grito dos povos do São Francisco presente no jejum de Dom Luiz Cappio.
Atenciosamente
(firma)....................
QUESTA LA VERSIONE IN ITALIANO DELLA LETTERA (per la comprensione):
St.mo Signor Presidente della Repubblica – Luiz Inácio Lula da Silva
St.mo Signor Ministro da Integração Nacional – Gedel Vieira Filho
Cordiali Saluti,
Seguiamo con interesse i piani del Governo Brasiliano per il fiume São Francisco, sia per ciò che concerne il Progetto della Trasposizione, sia il Programma di Rinascita.
Rispettosamente, ci rivolgiamo a Vs. Eccellenza per condividere preoccupazioni a riguardo dei prevedibili impatti sociali ed ambientali del Progetto di Trasposizione.
Conosciamo l’importanza storica, culturale, sociale, economica ed ambientale del “fiume dell’integrazione nazionale”. Siamo anche a conoscenza dei problemi di questo Fiume, quali il disboscamento, l’inquinamento degli scarichi e degli agro-tossici, le dighe e l’avanzamento indiscriminato dell’agricoltura industriale su Cerrado (Savana) e Catinga (principale ecosistema del nord-est brasiliano in clima semi-arido, presenta una grande varietà di paesaggi biologicamente ricchi con specie native tipiche della regione -Ceará-). Lo stato attuale dello svuotamento della diga Sobradinho più basso del 14 % della sua capacità è prova di questo degrado.
Lo stato di degrado del São Francisco rende temeraria sia qualsiasi aggiunta di nuove modalità di sfruttamento, sia moltiplicando quelle già in essere, sotto molti aspetti già di per sé conflittuali.
Dal 27 novembre 2007, Monsignor Luiz Cappio, Vescovo della Diocesi di Barra (Bahia), ha ricominciato il suo digiuno e le sue preghiere per protestare contro la forma autoritaria con la quale il governo federale impone l’opera della trasposizione del fiume São Francisco, senza un dibattito democratico a rispetto della realizzabilità di questa opera.
Nella lettera inviata al presidente, Monsignor Luiz Cappio ricorda che Lula non ha rispettato l’accordo assunto nell’ottobre del 2005. In quell’occasione Monsignor Cappio sospese un digiuno di 11 giorni, dopo che il presidente, si era impegnato a sospendere il processo di trasposizione per iniziare, a questo riguardo, un ampio dialogo con la società.
L’opera di trasposizione del fiume São Francisco, non ha la capacità di portare acqua ai 12milioni di nordestini, come invece intende illudere la propaganda. Al contrario, essa è progettata per beneficiare la produzione di frutta nobile, etanolo, acciaio e l’allevamento di gamberi destinati principalmente per il mercato internazionale, arricchendo ancora di più, poche grandi imprese.
La regione semi-arida possiede una grande diversità di situazioni e potenzialità idriche per il consumo umano e lo sviluppo sostenibile. Per servire la popolazione del semi-arido, ci sono alternative migliori e più economiche, per esempio le 530 opere suggerite dall’Agenzia Nazionale delle Acque (ANA), che fornirebbero del necessario i 1,3mila comuni della regione ad un costo di 3,6 miliardi di Reais (quasi la metà dei 6,6 miliardi di Reais della trasposizione). Per l’ambiente rurale ci sono le alternative di Convivenza con il clima, sviluppate in ambito del Movimento del Semi-Arido (ASA)
Davanti a questo quadro, il Progetto della Trasposizione esige dibattiti ed attenzioni. Ancora di più, perché si tratta di un progetto con diverse illegalità che stanno subendo contro-vertenze giudiziarie e che ancora attendono quale sarà il verdetto del Supremo Tribunale Federale (STF).
Perciò, le persone, le entità e le organizzazioni sottofirmatarie chiedono che siano sospese le opere della trasposizione, che l’Esercito Brasiliano sta attuando.
Esigiamo che sia ascoltato il grido dei popoli del São Francisco rappresentati nel digiuno di Monsignor Luiz Cappio.
Cordialmente
FIRMA……
DATA…….LUOGO…..
Precisazioni per l’invio della petizione
Ho sottoscritto la petizione e informo ( per chi non lo sapesse ) che la Segreteria della Presidenza della Repubblica Brasiliana, dall’indirizzo riportato da Redacon, manda in risposta ad eventuali mail inviate un messaggio automatico in cui si invita a scrivere al Presidente dal sito ufficiale del governo.
Per cui in sintesi occorre collegarsi a :
– http://www.presidencia.gov.br/;
– cliccare su Presidente;
– e quindi su ” Fale com o Presidente”
– cliccare su “Escreva sua mensagem”
– inserire il testo della petizione e compilare i dati richiesti nei campi obbligatori;
– inviare > ENVIAR !
Il Fax riportato è attivo e funziona perfettamente.
Dr. Lorenzo Calabrese
Occorre anche confermare alla mail che riceverete
Ulteriore precisazione: chi ha inviato correttamente il messaggio, riceverà una mail di ritorno in cui bisognerà confermare l’inoltro della mail cliccando su “aqui” come di seguito riportato
(…Para cancelar o envio de sua mensagem ao Presidente da República, clique aqui…);
solo allora il testo della petizione raggiungerà la Presidenza della Repubblica Brasiliana !
Saluti.
(Dr. Lorenzo Calabrese)
Sito di dom Luiz
Per chi conosce il portoghese e volesse ulteriori informazioni, il sito di frei Luiza Flavio è: @Lhttp://www.umavidapelavida.com.br/default.asp@=www.umavidapelavida.com.br/default.asp#L
(Nota firmata)
Risponde il Gabinetto della Repubblica
In risposta alla mail inviata secondo istruzioni di articolo e commento, segnalo che ho ricevuto una mail con questo testo.
@CPrezado Senhor,
Em resposta a sua mensagem enderegada ao Presidente Luiz Inacio Lula da Silva, informamos que ela foi encaminhada ao Ministirio da Integragco Nacional para analise e eventuais providjncias.
Caso julgue necessario obter informagues sobre o tratamento do assunto nela contido, recomendamos-lhe escrever diretamente ao setor pertinente.
Cordialmente, Claudio Soares Rocha
Diretoria de Documentagco Histsrica
Gabinete Pessoal do Presidente da Repzblica.#C
(g.a.)