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Ecomostriciattoli?

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Sul pianoro sommitale della Pietra, forse propiziati dalla contemporanea vista su Calcinara e sulla Sparavalle dove vivevano da anni i due “eco-mostri” recentemente portati all’onore della cronaca dai recenti e spettacolarizzati eco-abbattimenti, sono stati individuati tre “eco-mostriciattoli”.

Costruiti alcuni anni addietro, senz’altro con tanto di licenza edilizia, eco-approvazione e benedizione artistico-architettonica, appaiono completamente decontestualizzati, come elementi di rara bruttura ed estraneità paesaggista, storica e culturale nel contesto del Parco nazionale.

Tutti coloro che, approfittando del panorama mozzafiato che qui la nostra Pietra regala, intendono scattare foto evitano accuratamente gli imbarazzanti oggetti, mentre sovente si accendono dispute per definirne la finalità e l’utilità.

Due di loro hanno base cilindrica con incerta proiezione futurista e dubbia interpretazione artistica, il terzo, più tradizionale, richiama vagamente un altare primordiale.

Sono stati ovviamente posizionati sui punti di maggior pregio, in modo che tutti possano apprezzarne lo straordinario impatto paesaggistico. Francamente appare addirittura più “garbata” la costruzione in cemento armato dell’Enia che ospita un ripetitore radio e che fu pudicamente immersa nel boschetto sommitale.

Ho recentemente letto la vostra recensione della presentazione del libro “Itinerari di paesaggi” dell’arch. Giuliano Cervi che dite essere ” …uno strumento utile per gli amministratori ma anche per i singoli cittadini che tengono al bene ambientale e paesaggistico, per consentire a chiunque di rendersi conto delle bellezze paesaggistiche reggiane, nonché della loro grande delicatezza, che può venire irrimediabilmente alterata anche da minimi interventi poco meditati”.

Suggerisco di verificare proprio sulla Pietra di Bismantova la straordinaria veridicità della vostra affermazione.

Vi propongo di aprire il forum ai cittadini di Castelnovo, alle associazioni ambientaliste, al C.A.I. per l’abbattimento dei tre eco-mostricciattoli che sarebbe infatti semplice: con due o tre giorni di lavoro un buon muratore potrebbe ripristinare la naturalità del luogo.

Per contenere le spese rinunceremmo volentieri anche alla festa di abbattimento.

(Lettera firmata)