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Questione edilizia-ambientale a Castelnovo ne’ Monti?

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Il gruppo di opposizione di centrodestra in Consiglio comunale a Castelnovo ne' Monti ha presentato un'interpellanza relativa a questioni edilizie. Di seguito il testo.

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Il gruppo consiliare “Lista Civica per Castelnovo Monti”, incapace di comprendere alcuni elementi determinanti della politica urbanistica messa in atto dall’Amministrazione, chiede spiegazioni esaurienti che permettano di capire e giustificare fatti che sfuggono alla logica comune ed ai criteri fissati dal buon senso e dalla pletora di strumenti urbanistici dei quali il Comune si è dotato.

Alcuni esempi recenti consentiranno di inquadrare meglio l’argomento.

1) Edificio Reggioni in via Morandi. Secondo alcune voci autorevoli non rispettava né il vecchio PRG né il nuovo PSC, eppure si è fatto. L’Amministrazione, sollecitata da alcuni cittadini e dal nostro gruppo, è intervenuta ed ha concordato una soluzione di compromesso che, pur non modificando l’aspetto incongruente del palazzo, dovrebbe modificare la distribuzione percentuale dell’abitativo e del commerciale. Per ora, però, si è aumentato l’abitativo senza demolire il commerciale eccedente. Si spera forse che tutto finisca a tarallucci e vino o vedremo davvero il giardino interno con giochi d’acqua? E le distanze dalla strada sono state controllate? Sono regolari?

2) Sopraelevazione Ristoro di Dante. C’era la terra, c’era il passaggio e la si è realizzata perchè qualcuno, a suo tempo, ha dimenticato di chiedere la “cessione” della copertura a giardino del Ristoro di Dante. Se fosse stata di proprietà pubblica non si sarebbe potuto costruire il mostriciattolo. Pare che di questa “cessione” si sia parlato molto, ma scritto niente. Chi doveva o poteva farlo e non l’ha fatto? E la Commissione Ambiente e Paesaggio come concilia questo obbrobrio con il dovere istituzionale di proteggere e presevare l’ambiente? Se non può evitare simili sconci, a che serve?

3) Edificio Attolini in via Morandi. Al primo piano spuntano due elementi “gettati” che dal progetto sembrano balconi! Ma come, non sono vietati dalle linee guida disposte dal Comune? O sono vietati solo a Maro! Il Comune interverrà?

4) Edificio CAMAR (area ex scuole elementari) di Felina. Abbiamo raccolto commenti indignati e pesanti e non soltanto dagli abitanti della zona, costituita, in grande prevalenza, da graziose villette a due piani tra le quali il grande palazzo in costruzione fa venire la pelle d’oca. Non sappiamo quanti piani avrà (uno a terra, due sopra, più il quarto camuffato da mansarda come in paese nell’area ex Capanni?), ma le norme generali non fissano un massimo di due piani sopra al piano terra? Questa norma vale soltanto per chi non ha santi o vale per tutti? E la famosa Commissione Ambiente e Paesaggio ha considerato in che contesto sarebbe finita questa costruzione? Non l’ha ritenuta un po’ incongrua?

Come vede, signor sindaco, il percorso compiuto non è chiaro. Servono, dunque, spiegazioni ragionevoli che non contrastino col buon senso dei cittadini, ai quali è difficile far capire che ciò che è vietato a Maro, a Berzana o in via Roma diventa legittimo in via Morandi, che i piani che può edificare il cittadino comune non sono quelli che può edificare l’impresa importante e che l’ambiente risulta più o meno degradato a seconda di chi lo utilizza. La "Lista Civica per Castelnovo Monti" chiede qualcosa di meglio.

La demolizione del famoso “ecomostro” con le roboanti dichiarazioni rilasciate da altrettanto roboanti politici, ci avevano indotti a sperare che tutte quelle chiacchiere si sarebbero tradotte in comportamenti seri, costanti e trasparenti. Così non è e nemmeno pare e alla luce di quanto è accaduto e accade vien da chiedersi se davvero l’ecomostro di Montecastagneto è più incongruo di quelli che abbiamo elencato.

(Umberto Casoli, capogruppo "Lista civica per Castelnovo Monti")

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