Questa mattina, nella sala del Consiglio provinciale, alla presenza del Prefetto di Reggio Emilia Bruno Pezzuto e dell'assessore al Lavoro Gianluca Ferrari, Provincia e Nuova Quasco hanno presentato alla conferenza dei sindaci il progetto di fattibilità dell'Osservatorio provinciale sugli appalti pubblici (finanziato dalla Provincia con 15mila euro), strumento già previsto nel Protocollo contro il lavoro nero negli appalti di opere pubbliche e ribadito anche nel Protocollo d’iniziativa prefettizia per la regolarità delle assunzioni e per la sicurezza nei cantieri di lavoro.
In sintesi, il progetto - che dovrà essere a regime per giugno 2008 - porterà al monitoraggio di tutti gli appalti pubblici di lavori, compresi subappalti e subaffidamenti. A costi piuttosto contenuti (30mila euro per il progetto esecutivo e 15mila annui per la manutenzione del sistema informativo) la provincia di Reggio Emilia avrà una banca dati aggiornata in tempo reale e accessibile in rete a tutti gli operatori interessati, anche con le informazioni relative alle imprese appaltatrici, sub-appaltatrici e sub-fornitrici che sono impegnate nei relativi cantieri.
I soggetti autorizzati potranno accedere ad informazioni e dati, come ad esempio: la mappa provinciale dei cantieri di lavori pubblici aperti (cartello di cantiere virtuale) con cui potrebbero essere divulgate: la localizzazione dei cantieri aperti; la tipologia e l’importo contrattuale dei lavori (aggiornato con le varianti e gli adeguamenti di prezzo); le imprese ed i professionisti coinvolti, l’incidenza della manodopera, la data di inizio e fine lavori.
"La Banca Dati - ha detto l'assessore Ferrari - è uno dei risultati concreti delle politiche portate avanti dalla Provincia di Reggio Emilia contro il lavoro nero e irregolare, per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
In particolare lo strumento consentirà anche una migliore programmazione dell’azione di vigilanza nei cantieri e una più approfondita conoscenza del settore, dei processi produttivi, degli operatori. La Provincia di Reggio Emilia è la prima in Italia a dotarsi di uno strumento di questa portata, che potrà incidere concretamente sull'intero settore degli apppalti pubblici".
"L'Osservatorio - ha detto il Prefetto Pezzuto - sarà uno strumento importantissimo, che produrrà un insieme di effetti positivi su più versanti, tra i quali rientra senz'altro anche la Prefettura che potrà così integrare le notizie già fornite dai Comuni e dal SITAR".
L’esigenza di evitare duplicazioni di banche dati e di caricamenti di dati ha portato subito a scegliere, nella prima verifica di fattibilità effettuata dal Servizio Appalti e contratti, dal Servizio Lavoro, formazione e diritti di cittadinanza e dal Servizio Informatico, di partire dal SITAR, in cui confluiscono i dati obbligatori dalle stazioni appaltanti e che in Regione è gestito da NuovaQuasco, società a capitale pubblico partecipata anche dalla Provincia, che ha realizzato anche il sistema REPAC per il monitoraggio dei cantieri edili.