Quella appena conclusasi è stata una stagione molto positiva per la “Casa del pan d’albero”, il percorso didattico sulla civiltà del castagno allestito all’interno di un metato a Marola. Un vecchio edificio in sasso in cui una volta venivano seccate le castagne, restaurato dal Comune ed utilizzato come spazio per conoscere la castagna, la sua lavorazione e le sue tradizioni, un tempo parte fondamentale della vita della montagna e dei suoi abitanti.
Dal momento della sua apertura è diventato un punto di riferimento importante per gli istituti scolastici non solo della montagna reggiana ma di tutta la Provincia, soprattutto dalle scuole di pianura: fra cui Sant’Ilario, Gavasseto, Pieve Modolena, Reggio Emilia..
Questo autunno, fra l’8 ottobre e lo scorso 5 novembre, è stato visitato da 529 bambini accompagnati da 74 insegnanti per un totale di 603 visite complessive. Le prenotazioni erano state molte di più, ma il maltempo, con i molti di giorni di pioggia della fine del mese, ha impedito la realizzazione di alcune visite guidate già programmate, e si è così proceduto alla prenotazione per il prossimo anno.
Nella “Casa del pan d’albero” i bambini hanno la possibilità di riflettere sui cambiamenti avvenuti negli ultimi sessant’anni e rendersi conto dello stile di vita dei loro nonni; di capire quanto fondamentale, un tempo, fosse l’aiuto dei bambini, ad esempio nel raccogliere le castagne, lavorare nei campi, accudire gli animali. Sono piccoli cenni alla civiltà e alle tradizioni del passato, di cui è importante conservare memoria.
Per il 2008 sono in programma diverse novità. Ci sarà un arricchimento delle scenografie del percorso didattico, con la realizzazione di alcuni degli strumenti di lavorazione delle castagne (come pila, frugone, vassora). L’obiettivo è perfezionare l’allestimento del metato e renderlo ancor più didattico e preciso nella sua funzione educativa sulla civiltà del castagno.