Si è conclusa con il risultato di 7 a 6 l’assemblea indetta ieri sera presso il foyer del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti sull’iniziativa “Giro verde”. Sette il numero degli astanti, tra i quali la presidentessa della Cooperativa "Il Ginepro", l’assessore Giuliano Maioli e chi scrive… sei i relatori.
Come al solito il nostro paese si distingue per l’assenza di partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, anche in casi come questo dove l’argomento era super partes e certamente di comune interesse.
Il tema della serata era per l’appunto “Giro verde”, un’iniziativa nuova per Castelnovo ma attiva già dal 2000 in molti comuni del reggiano, che consiste nella raccolta di sfalci e piccole potature tramite la fornitura alle famiglie di appositi sacchi che posti in luoghi convenzionati vengono svuotati per essere trasferiti all’area di compostaggio.
Dopo il saluto di apertura del sindaco Gian Luca Marconi la parola è passata all’assessore all’ambiente Nuccia Mola, che ha orgogliosamente informato come la provincia di Reggio Emilia effettui una raccolta differenziata pari al 47,2% del totale raccolto contro il 4-5% di alcune province sicule. “La nostra provincia – continua la Mola – si distingue anche in ambito regionale per l’alta percentuale di raccolta differenziata e la qualità dei servizi resi al cittadino”.
L’incontro si è svolto soprattutto attorno all’intervento di Nerio Menozzi, di Enia, che ha illustrato in modo approfondito e particolareggiato le caratteristiche tecniche dell’iniziativa descrivendo le modalità di conferimento e la realizzazione del compost derivato dalla raccolta del verde privato.
Inoltre Luca Paglia ha fornito da il dato che il costo medio annuo pro capite per la raccolta rifiuti è di € 50,00 e € 10,00 per la pulizia di strade è marciapiedi, tariffe, a suo dire decisamente concorrenziali rispetto ad altre società di servizi.
Ha concluso la serata l’assessore Mola con dati confortanti riguardo al recupero di quote non incassate (veri e propri evasori che dichiaravano meno metri quadri di quanto compare in catasto!) che sono state, quest’anno per la prima volta, reinvestite nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Significativo l’incremento della raccolta differenziata nel comune di Castelnovo che nei primi nove mesi del 2006 era 26;7% e che è salita, nello stesso periodo del 2007 al 30,31.
“L‘obiettivo che ricerca il nostro comune – prosegue – è di non introdurre più alcunché di umido in discarica in quanto i costi per produrre il compost sono inferiori al conferimento di sfalci e potature in discarica. Inoltre il compost prodotto attraverso la raccolta differenziata promossa da Giro Verde sarà distribuito gratuitamente a chi ne faccia richiesta. Gli uffici del comune e di Enia sono a disposizione del pubblico per ogni chiarimento possa occorrere”.
Va dato atto all’assessore Nuccia Mola che è certamente mossa da grande passione per la tutela dell’ambiente, che inizia anche dai più o meno piccoli gesti quotidiani; resta da vedere quanto si riuscirà a sensibilizzare la popolazione a cui va data ampia agevolazione per conferire i rifiuti differenziati e che forse non vede il vantaggio pratico di prendersene il disturbo. La coscienza civica forse va di pari passo con gli sgravi fiscali?
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Pezzi correlati:
- Presentazione del "Giro verde" (3 novembre 2007)
L’impegno dei cittadini per la raccolta differenziata
La serata ha chiarito due cose. Che l’impegno dei cittadini del Comune di Castelnovo e del territorio provinciale rispetto ai temi ambientali è attivo e sufficiente distinguendosi anche in ambito nazionale, come dimostrano persino i dati comunicati dall’assessore Mola. Inoltre che non vi è assolutamente interesse per l’uso strumentale che delle tematiche e delle emergenze ambientali fanno gli amministratori affollando con la loro presenza gli innumerevoli incontri.
(Commento firmato)
La frase “veri e propri evasori che dichiaravano meno metri quadri di quanto compare in catasto!” mi sembra un po’ esagerata in taluni casi, anche perchè il Comune si è preoccupato di andare a rilevare le superfici commerciali e non quelle calpestabili (giusto per grattare qualche euro in più), ha inserito pefino le superfici dei ricoveri auto e dei sottoscala, caspita che lavorata…!! Avete sudato o avete fatto sudare qualche consulente esterno anche per queste attività? ….Ha conteggiato tutto ciò che a conti fatti non genera spazzatura… ma che comunque genera molti introiti.
(Matteo B.)
Ecocontributi RAEE
Apprezzo lo sforzo che si sta facendo da parte dei nostri amministratori di cercare di differenziare lo smaltimento e qualche volta di riutilizzare il rifiuto anche se tramite una trasformazione. Produciamo troppi rifiuti e purtroppo ne generiamo sempre di più… Il discorso potrebbe essere molto lungo, in questa società dove, con lo scopo di alimentare la nostra economia sempre più drogata, si impone la regola della spinta al consumismo più sfrenato… E per ora mi fermo qua.
Dal 12 novembre 2007, lunedì prossimo, parte, anche se in modo un po’ incompleto, l’applicazione dei contributi RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), a seguito di una vecchia direttiva europea. Il 6 novembre 2007 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Di cosa si tratta? Si tratta di un ecocontributo applicato dalle ditte produttrici o importatrici di materiale elettrico ed elettronico destinato alle spese di smaltimento dello stesso. Naturalmente l’importo di tale ecocontributo sarà sommato al prezzo finale che dovrà pagare il consumatore, differenziato a seconda delle tipologie e dal peso. In alcuni prodotti sarà separato e distinto dal prezzo reale del prodotto stesso, in altri sarà inglobato nel prezzo finale. Quindi, sembra che a partire dal 1° gennaio 2008, quando sarà in vigore in via definitiva tale provvedimento, non saranno più i comuni a sostenere i costi di smaltimento di tali rifiuti, ma le ditte produttrici, con obbligo di ritiro da parte dei commercianti di 1 contro 1 di ogni apparecchio, televisore, lampadina, frigo, telefono, pc, ecc.; un prodotto nuovo contro il ritiro di quello vecchio da smaltire (quando c’è), oppure saranno creati dal comune appositi centri di raccolta dove ogni consumatore dovrà portare le apparecchiature da smaltire.
(Elio Bellocchi)