Cagnetta ferita gravemente. E' successo ieri l'altro, nel pomeriggio, nei boschi dietro la birreria Dai Santi di Vezzano. Naika, questo il nome della cagnetta, il cui padrone è Ermanno Torri, gestore del locale, si era allontanata nel primo pomeriggio da sola nei boschi adiacenti.
Verso sera Ermanno e i suoi figli, non vedendola in giro, si sono allarmati e hanno cominciato a cercarla, ma sono dovuti rientrare a causa del buio che vanificava le ricerche. Ermanno però non si è dato per vinto e, armato di una grossa torcia e aiutato dai suoi due figli, che questa volta hanno preso con loro la cuccioletta Billi di 4 mesi, figlia di Naika, sono ripartiti alla ricerca della cagnetta.
E' stata proprio la cuccioletta che con il suo fiuto e i successivi abbai ha portato i soccorritori sulle orme della madre che giaceva supina in condizioni disperate. Subito soccorsa, è stata portata in una clinica veterinaria di Scandiano dove il dottore, avvisato anzitempo, era ad attenderla. Operata e medicata dalle gravissime ferite riportate (alcune viscere uscivano dal suo ventre) la cagnetta è stata riportata nella sua abitazione e ora le sue condizioni sembrano migliorate. Il veterinario, viste le ferite, sembra propenso ad affermare che la cagnetta possa essere stata aggredita o da un cinghiale o anche da un daino o da un capriolo.
Ma la cosa più commovente della vicenda, oltre al ferimento ovviamente, è stato il ritrovamento della cagnetta da parte della piccola cuccioletta; e anche in questa occasione si può affermare, ancora una volta che "sangue non mente".
Molto sensibili anche Ermanno e i suoi due figli, che non hanno lasciato nulla di intentato pur di ritrovare la loro cara bestiola, che sicuramente durante la notte non sarebbe sopravvissuta alle sue gravissime ferite e alla ipotermia sopraggiunta. Molto sensibili anche i clienti del locale che con una colletta hanno sostenuto le spese del ricovero della cagnetta.
Insomma, una bella storia. Di quelle che, proprio perchè tali, solitamente non fanno notizia. E invece secondo noi la fanno.
Purtroppo devo comunicare che la cagnetta due giorni fa è morta. Non ha superato il grosso intervento ceh ha dovuto subire causa le numerose ferite subite nell’aggressione nel bosco. Bisogna ringraziare i padroni che non hanno lasciato nulla di intentato per salvare l’animale, anzi avevano tentato ancora, ricoverandola in clinica ma le sue condizioni erano dispearte e non ce l’ha fatta. Alla luce di questo episodio si deve vigilare affinchè questi animali, specialmente se piccoli, non si avventurino nei boschi da soli.
(d.a.)