Home Cronaca Cosa fare del “tesoretto” Enìa?

Cosa fare del “tesoretto” Enìa?

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Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti ieri pomeriggio ha discusso attorno alla destinazione dell’extra-entrata rappresentata dalla vendita delle proprie quote Enìa, la società piacentina-parmense-reggiana che, come noto, è stata quotata in Borsa negli scorsi mesi.

Acquisto area ex cinema Ariston di Felina, variante del Ponte Rosso, impianto di depurazione di Croce, rotonda dell’Albiaccio, manutenzioni straordinarie sul patrimonio comunale, messa in sicurezza del Fornacione di Felina: sono state diverse le opzioni che si sono sentite durante l’assemblea.

Stiamo a quel che ha riferito l’assessore ai lavori pubblici, Giuliano Maioli: “Il cosiddetto ‘tesoretto’ Enìa, di 1.327.000 euro, sarà impiegato nel totale della somma (1.600.000 euro) che occorrerà per l’acquisizione al patrimonio del Comune dell’area ex Ariston di Felina (500.000 euro); per fare la variante del Ponte Rosso (600.000 euro che anticipiamo ad Anas, per un progetto che sarà cantierabile/appaltabile entro il 2008); per ampliamenti riguardanti scuola materna e nido (altri 500.000 euro)”.

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NOTA DI ROBERTINO UGOLOTTI

In riferimento alle dichiarazioni dell'assessore Maioli mi preme fare alcune precisazioni. Egli spiega che nei prossimi tre anni saranno fatti investimenti superiori al valore che oggi riceviamo dalla vendida delle quote di Enìa(1.327.000.00 euro); e questo può essere vero. Oggi però il "tesoretto" lo abbiamo investito cosi come segue:

1) 500.000.00 euro per acquisizione di patrimonio;
2) 180.000.00 euro per la messa in sicurezza della Fornace di Felina;
3) 347.000.00 euro per messa a norma impianti sportivi;
4) 300.000.00 euro per sicurezza del patrimonio comunale.

Così sara speso il "tesoretto" e non in modo diverso. La "Lista civica" ha presentato una risoluzione in coerenza con quanto il Consiglio comunale aveva votato nella seduta del 13 marzo scorso, quando si approvò la vendita delle quote Enìa, con la quale si chiedeva di destinare quella cifra solo all'acquisizione di patrimonio comunale o alla realizzazione di opere di rilevante interesse pubblico. Così abbiamo destinato alla risoluzione 500mila euro per il patrimonio e i restanti 827 mila euro alla realizzazione della variante del Ponte Rosso.

(Robertino Ugolotti)