Leggendo qua e là – anche su questo sito – vediamo che ultimamente una parola ricorre abbastanza. Si tratta di “provvisorio”.
Vediamo il caso del nostro Parco, che solo faticosamente sta cercando di uscire dalle secche dopo anni di inattività. E’ provvisoria la sua sede amministrativa, a Cervarezza, che prima era provvisoriamente e Reggio; poi dovrebbe andare a Sassalbo. Sarà provvisoria la sede del Cta a Busana (dove a quanto sembra traslocherà), che è attualmente a Lucca; e che poi si sposterà a Ligonchio. E’ in regime provvisorio, sempre a Lucca, la sede della Comunità del Parco, che però pare si trasferirà sempre a Ligonchio.
Vediamo che lo stesso incarico di presidente, prima di Giovanelli, ha fatto penare parecchio: è andato inizialmente di Zobbi, poi è passato all’ex prefetto Guerriero; indi è arrivato un commissario (Cosentino, mandato dal ministero dell’ambiente), che è, per sua stessa natura, una figura provvisoria. E sono passati, provvisoriamente, cinque anni (2001-2006).
Non si capisce – crediamo non lo capisca il cittadino medio – perché si rendano necessari (lo sono, necessari?) tutti questi spostamenti parziali (che quand’anche non avessero portato o portassero spese aggiuntive o perdite di tempo sarebbero ugualmente poco comprensibili) quando probabilmente si conoscono già le caselle definitive, scelte certamente in base a precise logiche.
Il Consiglio direttivo, appena nominato, che dovrà radunarsi per la prima volta nei prossimi giorni, invece ancora non sappiamo ove dirigerà i suoi passi. Ma se i precedenti son questi...
Parafrasando un detto, la politica conosce strade che l'uomo comune non conosce.
Si, desolante… Anche le parole ed i progetti appaiono eterei, quasi esercizi teorici.
(F.D.)
Semplicemente….. NON C’E’ NULLA DI PIU’ DEFINITIVO DEL PROVVISORIO.
E come direbbe Arbore… meditate, gente, meditate.
(m.b.)