Troppi ragazzi abbandonano l'attività sportiva e troppi non iniziano nemmeno a praticarla perché non si ritengono abbastanza bravi. Sono due dei tanti dati emersi dalla interessante indagine realizzata dal CE.D.I.S. (Centro Documentazione e Informazione Sportiva) di Reggio Emilia su incarico della Consulta sportiva provinciale che sabato prossimo, 27 ottobre, sarà presentata nel corso di un convegno promosso di concerto con Coni, Csi e Uisp, gli Assessorati allo Sport della Provincia e del Comune di Reggio e l’Università degli Studi.
Il fine dell'indagine - che ha coinvolto 1.672 ragazzi tra i 12 e i 17 anni, metà dei quali italiani e l'altra metà residenti in 10 nazioni europe contattati in occasione delle ultime Olimpiadi del Tricolore o tramite i rapporti di "gemellaggio" - era quello di meglio comprendere le modalità di approccio alla pratica motoria e sportiva in Europa ed interrogarsi su possibili modelli ai quali poter fare riferimento.
Modelli che, per quanto riguarda quelli italiani, rischiano di non essere forse tra i migliori, se è vero che ben il 23,9% dei ragazzi italiani abbandonano lo sport, contro il 20,8% degli spagnoli, il 13,7% dei tedeschi, l'11 dei cechi e il 4,1% delle altre sette nazioni europee (Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Moldavia, Repubblica Slovacca ed Ungheria) dalle quali si è avuto un numero di risposte meno significativo. Alta anche la percentuale di ragazzini italiani che non iniziano nemmeno un'attività sportiva - che viene ritenuta cosa ben diversa dall'attività fisica - perché non si ritengono abbastanza bravi.
"Sono dati che devono certamente avviare una riflessione sul modo in cui la pratica sportiva viene vissuta e interpretata nel nostro Paese", ha detto l'assessore allo Sport della Provincia Gianluca Chierici, presentando questa mattina il convegno di sabato insieme al responsabile del Cedis Lanfranco Malerba, al presidente del Coni Doriano Corghi, al vicepresidente del Csi Raul Siligardi, a Mauro Rozzi dell'Uisp e a Viviana Ravaglia dell'Ufficio Sport del Comune.
Anche per questo "è stato importante coinvolgere le scuole in questa iniziativa" - ha sottolineato Corghi - "e ancora di più sarà fondamentale discuterne sabato con i presidenti della società sportive - ha aggiunto Siligardi - perché forse questi dati si spiegano con un calcare troppo la mano sulla parte tecnico-agonistica più che su quella formativa e ludica".
L'appuntamento è dunque per sabato 27 ottobre, a partire dalle 9.30, all'Aula Magna "Manodori" dell’Università in viale Allegri 9 a Reggio. Ad aprire i lavori saranno gli assessori allo Sport di Provincia e Comune, Gianluca Chierici e Giovanni Catellani, Maria Giuseppina Bartolini, vicepreside della Facolta’ di Scienze della formazione e Lanfranco Malerba, membro di Giunta del Coni di Reggio e responsabile del CE.D.I.S.. Successivamente si parlerà di "Sport e attivita’ fisica in europa: analogie e differenze" (ore 10, con Chiara Calzolari e Mauro Checcoli), di "Modalita’ della pratica motoria giovanile europea, ore 10.25 con Chiara Calzolari, Dino Giovannini e Nicola Barbieri ), di "Perché sì e perché no: le motivazioni dei giovani europei (ore 11.25 con Chiara Calzolari e Alessandro Bortolotti) e di "Uso-abuso di alcol e tabacco nella pratica sportiva (ore 11.45 con lo psicologo Alberto Grazioli ed il cardiologo Enrico Violi). Moderatore della mattinata sarà il giornalista reggiano Lorenzo Dallari, vicedirettore di Sky Sport.