“Parchi di mare e d’Appennino: tra Emilia, Liguria e Toscana”; tra tanti stand in cui brillavano grandi immagini di splendide vette alpine, il nostro Vallestrina non sfigurava affatto a Torino, al Lingotto Fiere, dove i Parchi nazionali dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Cinqueterre, quelli regionali delle Alpi Apuane, dei Cento Laghi, del Frignano e di Montemarcello Magra si sono presentati in grande spolvero ed hanno pubblicizzato un progetto di lavoro comune per mettere in sinergia le rispettive risorse.
Si tratta di una vasta area che trova il suo centro al Passo del Cerreto e che si estende per un raggio di cinquanta chilometri all’intorno.
Questa grande area di sei parchi che si raccoglie tra le province di Lucca, Massa Carrara, Modena, Parma, Reggio Emilia e della Spezia ha ritenuto opportuno attivare stabili forme di collaborazione per favorire lo sviluppo locale soprattutto nel settore turistico, della promozione del territorio e della conservazione della natura, anche allo scopo di ottenere interesse e visibilità nel contesto nazionale ed europeo.
Queste le premesse sulle quali i rappresentanti di queste sei realtà istituzionali hanno dato vita al protocollo d'intesa per la creazione del Sistema di Area Vasta, Ligure-Tosco-Emiliana, siglato il 27 luglio 2007 in occasione della manifestazione Slow Festival di Felina, primo passo per la definizione del progetto “Parchi di mare e d'Appennino”.
Filo conduttore della presenza dell'Appennino e del Mar Ligure a questa vetrina d'eccezione con il progetto “Parchi di mare e d'Appennino” sono stati dunque i prodotti tipici: espressione delle rispettive eccellenze paesaggistiche e testimoni di qualità, spessore ambientale, storico e umano delle aree protette, volano per una ripresa economica a lungo termine che risponde alla crescente domanda di un turismo enogastronomico sensibile ai concetti di qualità e sostenibilità.
Nella conferenza in cui è stato illustrato il progetto, coordinata dal giornalista del TG3 Maurizio Mannoni, Fausto Giovanelli, Presidente Parco Appennino, Franco Bonanini, Presidente Cinqueterre, Fabio Renzi responsabile progetto Appennino Parco d’Europa, Margherita Bozzano della Regione Liguria e Lino Zanichelli della Regione Emilia-Romagna hanno esaltato la valenza del progetto stesso.
Importante l’affermazione di Bonanini secondo cui la collaborazione tra i parchi è in grado di offrire un prodotto turistico variegato ed appetibile ai milioni di visitatori delle Cinqueterre che ormai non sono più sostenibili da questa area dove si registra un intasamento simile a quello delle grandi città d’arte (Venezia, Firenze, Roma) col rischio di degradare il territorio.
Il problema vero è: sono pronti i territori dei parchi vicini alle Cinqueterre ad accogliere un turismo di buon livello offrendo l’ospitalità di qualità che viene richiesta?
Su questo i Parchi come istituzioni possono fare ben poco e devono entrare in gioco le amministrazioni locali e soprattutto le popolazioni che devono investire nelle giuste direzioni per far fruttare il patrimonio ambientale e naturale.
L’imprimatur alla iniziativa è stato dato nel pomeriggio dal presidente del Consiglio Romano Prodi, che si è soffermato a lungo nello spazio dei parchi di appennino ascoltando le spiegazioni di Fausto Giovanelli (che ha esortato ad allenarsi perché l’autunno sarà duro!) ed accogliendo, con un simpatico abbraccio, il saluto di Giuseppe Magnani, presente con una piccola (4 persone con le nuove giacche d’ordinanza!) delegazione del CAI di Castelnovo ne’ Monti guidata dal Presidente Alfredo Sentieri.
Erano presenti anche i sindaci di Castelnovo ne’ Monti Gianluca Marconi e di Busana Sandro Govi, il Presidente del GAL Antico Frignano Luciano Correggi ed altri rappresentanti delle istituzioni locali dell’appennino reggiano.
Per problemi insorti all’ultimo momento non ha potuto essere presente la Presidente della Comunità Montana Nilde Montemerli.