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Toano, commemorazione eccidio

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Domenica sarà celebrato il sessantatreesimo anniversario dell'eccidio di Manno.

Era il 1944 quando in località Casa Gatti un rastrellamento nazista “iniziato nella notte tra l'undici e il dodici ottobre - racconta Renzo Martinelli, storico toanese - provocò la distruzione della borgata e l'uccisione di undici partigiani provenienti dalla zona di Sassuolo, cinque sul posto e sei a Manno, dove erano stati condotti insieme ad alcuni civili rastrellati”.

Il programma della manifestazione, indetta dalle amministrazioni comunali di Toano e Sassuolo unitamente alle associazioni della resistenza, combattentistiche e d'arma, prevede (a Manno, con inizio alle 9.30) la messa, il corteo, la posa di una corona al cippo dedicato alle vittime e i discorsi celebrativi alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Toano, Michele Lombardi, del vicesindaco di Sassuolo, Ferruccio Giovanelli, del presidente del consiglio comunale sassolese, Patrizia Bertolini, del presidente dell'Alpi reggiana, Romolo Fioroni, e del presidente Anpi di Sassuolo, Antonia Bertoni.

“In quei due giorni - prosegue Martinelli - solo tre partigiani riuscirono a mettersi in salvo fuggendo da una finestra della casa in cui avevano preso alloggio. I civili rastrellati, invece, unitamente ad altri toanesi fatti prigionieri, erano destinati al campo di concentramento di Fossoli, che però non raggiunsero mai grazie alla solidarietà degli abitanti dei luoghi che attraversarono e a vari stratagemmi messi in atto per fuggire”.

Alle 11.00, nel ristorante “La Collina”, saranno poi proiettati il documentario “Il Volo” e il cortometraggio sulla strage di Monchio e Cervarolo.

“Dopo il pranzo - spiega il sindaco Michele Lombardi - è in programma una visita guidata alla chiesa di Massa, dedicata a San Michele Arcangelo, e all'oratorio della Madonna della Neve, a Cavola”.

Conclude il primo cittadino toanese: “Persiste il nostro impegno per mantenere viva la memoria del periodo della resistenza, che sul nostro territorio ha vissuto episodi drammatici e significativi. Il loro ricordo è ancora vivo nella popolazione e viene trasmesso alle nuove generazioni. La partecipazione emotiva della nostra gente a queste commemorazioni resta sentita e profonda”.