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Myanmar (ex Birmania) / “La manifestazione di Reggio…

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Riceviamo un intervento di una lettrice sull'argomento di politica internazionale in questi giorni al centro delle cronache.

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Leggiamo sui giornali della manifestazione a Reggio Emilia a sostegno dei coraggiosi monaci birmani, con negli occhi la lunga processione arancione su cui sparano i militari della dispotica dittatura e decidiamo di scendere in città per parteciparvi. Indossata la maglietta rossa, arriviamo in piazza Prampolini, aspettandoci una folla di persone. Delusione: la manifestazione, assolutamente positiva, encomiabile, proposta dai “bindiani” del Partito Democratico, tolti i politici (ci sono praticamente tutti, mancano la Masini e la Pignedoli) si riduce ad uno sparuto gruppetto di persone, qualche bandiera della pace e della Cisl, nessuno striscione (ne bastava uno che spiegasse con un semplice slogan di cosa si trattava), nessun volantino; soltanto Stefano Dallari, della Casa del Tibet di Votigno, alla fine distribuirà un volantino con l’invito ad un momento di meditazione per domenica 30 settembre.

Tashi Tsering Lama, il pittore tibetano direttore della Casa del Tibet, dopo le introduzioni di Marcello Stecco e Stefano Dallari, suona il flauto tibetano, mentre tutti si tengono per mano in un’ideale catena di solidarietà con i monaci bormani. Quakche passante si avvicina incuriosito e chiede di cosa si tratta, poi spiega che non ne sapeva niente. Eppure, era su tutti i giornali. Siamo troppo distratti? Non credo cha ai reggiani non interessasse questo evento, non credo nemmeno che la poca partecipazione sia dovuta alla frettolosità dell’organizzazione, certo credo che occorra un esame di coscienza su quanto sia difficile, oggi, una comunicazione efficace che arrivi alla gente e colpisca il cuore.

Ieri, sui giornali locali, si parlava di “centinaia di persone” presenti; non è vero, e anche questo non dire la verità non lo capisco.

Comunque, la cosa importante è che qualcuno si sia impegnato nel dare un piccolo segno di solidarietà con il clero birmano, vero esempio di condivisione con il popolo dei problemi sociali, di ingiustizia e sopraffazione, esempio per tutti noi e per tutti i religiosi di qualsiasi religione. Riporto il volantino dell’incontro di Votigno:

Domenica 30 settembre, nel tempio tibetano della Casa del Tibet di Votigno di Canossa, si terrà una meditazione a favore del popolo birmano, guidata da Tashi Tsering Lama, il pittore tibetano direttore della Casa del Tibet.
La meditazione durerà trenta minuti e, dopo una breve introduzione di Tashi, si rimarrà in silenzio.
La meditazione vuole stabilire un ponte spirituale con il popolo della Birmania e i monaci buddisti che hanno guidato le manifestazioni di piazza scegliendo di guidare una rivolta inevitabile alimentata da anni di dittatura e scatenata dai recenti aumenti di prezzi, insostenibili per molta parte della popolazione già ai limiti della povertà. I monaci buddisti che vagano ogni giorno fra le case per le offerte rituali e per questo vengono a conoscenza delle sofferenze della loro gente avevano da tempo compreso la grande pericolosità di una rivolta popolare, inevitabile, che avrebbe sfidato i militari non disposti a nessuna concessione. Guidare la rivolta con la loro presenza non violenta, significava quindi cercare di pacificare gli animi evitare scontri e spargimenti di sangue e cercare una soluzione indolore peri mali del paese.
Purtroppo con l'aiuto della Cina, la pacifica manifestazione è stata brutalmente repressa migliaia di monaci e di manifestanti sono stati incarcerati e un numero sempre più crescente di persone hanno perso le vita. E i disordini continuano.
E' un lutto per il mondo intero ed è facile il parallelo con il Tibet invaso dalla Cina nel 1959 e da allora privato della libertà dove i monaci tibetani dal 1988 hanno guidato coraggiose rivolte anticinesi pagando spesso la con la vita una responsabilità sociale e religiosa: quella di aiutare ogni essere vivente a liberarsi dalla sofferenza.
La meditazione presso la Casa del Tibet,in maniera compassionevole e non provocatoria, serve anche a cercare di guidare verso la pace la mente dei militari birmani accecati dal potere e dalla violenza e a pregare per quei soldati si sono macchiati di un crimine immenso sparando contro fratelli,spesso monaci.
Nella speranza che la pace sociale e la democrazia possano illuminare la bellissima terra birmana, la Casa del Tibet lancia, a Reggio Emilia, città di alta sensibilità sociale, la proposta di una manifestazione culturale e musicale sulla "Non-Violenza" da concretizzare nei prossimi mesi.

La meditazione inizia alle 18 di domenica l'accesso è libero a tutti. Grazie.

(Regola)

Un lettore, Giovanni Vuono, ci ha inviato questa precisazione

Precisazione per chi si lamentava della scarsa partecipazione alla manifestazione per il Myanmar definendolo un flop. Considerando l'organizzazione e il passaparola quantomai estemporanei, non si può certo definire un flop; a Bologna ad esempio la sera prima c'erano ancora meno persone nonostante articoli e informazioni ben evidenti sui maggiori quotidiani della città. La manifestazione di Reggio ha avuto sicuramente un buon esito con una partecipazione certo non affollata ma sicuramente sentita. I documenti distribuiti sono stati due: uno della senatrice Albertina Soliani e di altri 75 senatori in cui si evidenziava proprio una mozione approvata dal Senato e che riguardava i diritti umani in Birmania; un altro della Casa del Tibet che invitava a partecipare a un momento di raccoglimento nel tempietto buddista a Votigno di Canossa. Ancora prima è stato letto un documento redatto dagli organizzatori che sintetizzava la motivazione dell'evento. A conclusione degli interventi degli organizzatori, il flautista tibetano Nawang Lhamo, fratello del pittore tibetano Tashi Lama, anch'egli residente presso la Casa del Tibet, ha voluto offrire una breve composizione come segno di solidarietà verso il popolo birmano: una solidarietà particolarmente sentita proprio perchè il popolo tibetano versa in una condizione simile, se non più dura, a causa di 50 anni di violenta occupazione da parte della Cina.
Una sintesi video della manifestazione di Reggio realizzata da Gioanni Vuono della Casa del Tibet si trova a questo indirizzo web: http://www.youtube.com/watch?v=Olg0jA29X2c.