E' al via la “settimana della semplificazione”, un’iniziativa promossa dalla Cia a livello nazionale e in tutti i capoluoghi di provincia, dove si raccoglieranno le firme per una petizione popolare per ridurre la burocrazia.
"E’ talmente consistente la burocrazia agricola - scrivono in una nota dall'ufficio di Reggio Emilia - che si può anche soppesare: un’azienda media emiliano romagnola mette infatti ‘sulla bilancia’ oltre 20 chilogrammi di carta. Oltre a questa ‘unità di misura’ c’è il fardello burocratico, ben più pesante. Sono, infatti, 21 gli sportelli con cui ha a che fare l’impresa, a partire dall’Inps all’Inail, dalla Camera di commercio al Comune, dalla Guardia forestale all’Ispettorato agrario, dall’Agea all’Uma (utenti motori agricoli) la Comunità Montana, i comuni, le Ausl ed altri ancora, tutti uffici che, ‘scollegati’ tra loro, fanno girare i cittadini, in questo caso agricoltori, invece di far circolare la carta".
Aggiunge la Cia: "Ma non è tutto: ogni anno un’azienda agricola di piccole e medie proporzioni produce un materiale burocratico cartaceo che messo in fila raggiunge i 3,5 chilometri. Una mole spaventosa di documenti che opprime e che rende l’impresa meno competitiva".
Nel sottolinearlo la Cia reggiana informa che nelle prossime occasioni pubbliche in Appennino (come la vicina fiera di S. Michele a Castelnovo ne' Monti) saranno raccolte le firme per la "petizione per la semplificazione burocratica".