Nella tarda serata di domenica i carabinieri di Carpineti, hanno tratto in arresto un pregiudicato introdottosi furtivamente in un azienda per asportare del rame.
Il ladro è stato consegnato ai militari da un operaio della stessa azienda che l’ha bloccato dopo un concitato inseguimento.
Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di Carpineti, al comando del Maresciallo Raffaele Mancino hanno tratto in arresto il pregiudicato Bonfiglio SIMONINI, 51enne residente a Casalgrande (RE), che al termine delle formalità di rito e’ stato messo a disposizione della Procura reggiana.
I FATTI
Poco prima delle ore 18,00 di domenica 23 settembre una pattuglia dei carabinieri di Carpineti, su richiesta della Centrale Operativa della Compagnia di Castelnovo Monti, informata da un cittadino, si RECAVA in via San Prospero di Carpineti dove una persona era stata sorpresa a rubare all’interno di un’azienda.
Sul posto, ad attendere i carabinieri, c'erano due persone: il ladro, identificato come Bonfiglio SIMONINI, e un operaio della ditta, cittadino albanese 29enne residente a Carpineti, il quale, consegnando il ladro ai carabinieri, riferiva che poco prima, entrando in ditta per eseguire il controllo del forno dei refrattari, notava uno sconosciuto che si dava alla fuga uscendo da una porta situata alla destra del capannone.
L’operaio, capito che si trattava di un ladro, si poneva al suo inseguimento che terminava in un boschetto a circa 150-200 metri.
Bloccato il ladro e ricondottolo all'interno del capannone, l'operaio provvedeva a chiamre i carabinieri ai quali lo consegnava.
Gli accertamenti dei militari permettevano di stabilire che Bonfiglio SIMONINI, in precedenza, dopo aver smontato una porta situata alla destra del capannone nel vano compressore, si introduceva all’interno dell’azienda dove a mezzo di tronchese di grosse dimensioni che aveva portato con sè, tranciava e sistemava per la successiva asportazione 11 cavi elettrici in rame dell’impianto elettrico della ditta, della lunghezza di circa metri 5 - 6 e del peso approssimativo di circa 150 kg.
Furto aggravato è l'accusa che lo ha condotto in carecere.