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Ancora sulla rocca di Minozzo

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In considerazione dell’abbondante spazio dedicato all’argomento dall’assessore Sassi, sono necessarie precise riflessioni sul problema concernente le opere di recupero della rocca di Minozzo ampiamente trattato negli ultimi mesi, senza motivazioni qualunquistiche ma con riferimenti pratici e precisi, da parte della stampa locale.

Certo, nessuno si sarebbe aspettato un atto di contrizione o un’aperta autocritica sull’opera del governo del nostro Comune, sul modo davvero sconcertante e improduttivo con cui i lavori iniziati, tredici anni or sono, sono proseguiti in un modo tanto lento da portarci attualmente ad una situazione di questo genere: non si è raggiunta nemmeno la metà delle opere di recupero, è nettamente visibile un’immagine di degrado e abbandono; addirittura è ancora a dimora ormai da sette anni sul fronte sud una rete paramassi anche visibilmente insufficiente a fronte di un tratto di cinta muraria già in parte degradato, e certamente in modo poco efficace trattato.

Tutto questo, dopo avere speso, come scrive l’assessore alla cultura ed al turismo, la cifra esorbitante di 320.000 euro (che si discosta assai di molto da quella riferita in una relazione abbastanza recente redatta dal direttore dei lavori arch. Cervi).

Non ci sono più parole, perché, se così stessero le cose, veramente si potrebbe parlare di una sconcertante superficialità amministrativa.

Il ringraziamento dell’assessore Sassi a quanti si sono esposti, purtroppo per necessità obbiettiva,
in un’opera di sensibilizzazione sull’opportunità dell’intervento, a questo punto poco interessa, di fronte alla constatazione che nemmeno la risoluzione di urgenze che possano evitare grossi danni invernali alle strutture già scoperte, venga presa in considerazione.

Sarebbe auspicabile, da chi ha competenza, una giustificazione riferita ai tempi e alle modalità di spesa di una cifra tanto enorme, ivi compresi i benefici di legge ottenuti, perché, per favore, è ormai stantia, anche perché molto poco vera, l’affermazione che gli impegni di spesa sono stati tutti o quasi a carico del Comune.

(Cristina Moggi, Consigliere comunale “Insieme per Villa Minozzo”)