Home Cronaca Sempre sui caprioli: interrogazione in Parlamento di Alessandri (Ln)

Sempre sui caprioli: interrogazione in Parlamento di Alessandri (Ln)

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L'on. della Lega Nord Angelo Alessadri ha presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta sul problema caprioli, che riguarda anche la nostra montagna, indirizzandola ai ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute.

Scrive Alessandri: "Nelle ultime settimane, con crescente frequenza, nelle zone dell’Appennino settentrionale e, in specie, nella provincia di Reggio Emilia, sono stati segnalati avvistamenti e ritrovamenti, non solo nei boschi ma anche in prossimità di abitazioni, di caprioli morti o in fin di vita, per cause evidentemente riconducibili a malattie che, vista la quantità degli avvistamenti, fanno temere il rischio di situazioni epidemiche".

"La gravità di tale situazione è stata oggetto di specifiche denunce da parte di associazioni ambientalistiche che hanno documentato la forte diminuzione della presenza di caprioli nelle suddette zone montane ed hanno ricondotto tale circostanza alla probabile diffusione di varie malattie, tra le quali potrebbero esservi anche la brucellosi e la tubercolosi".

Espone ancora il parlamentare del Caroccio: "La Provincia di Reggio Emilia, d’intesa con le amministrazioni sanitarie e con l’Istituto zooprofilattico sperimentale locali, hanno deciso di attivare, in vista della stagione di caccia appena iniziata, un piano di monitoraggio per verificare lo stato di salute dei caprioli, anche in considerazione dei possibili rischi di contagio per gli animali degli allevamenti e, di conseguenza, per la salute umana".

Secondo Alessandri l’iniziativa dell’amministrazione provinciale di Reggio Emilia, ancorché lodevole, è tuttavia, chiaramente, insufficiente "in considerazione, oltre che della mobilità degli animali selvatici – che di certo non tiene conto dei confini amministrativi - anche del numero degli avvistamenti e delle segnalazioni che hanno interessato – ed interessano – aree ben più vaste rispetto a quella di competenza della Provincia di Reggio Emilia".

"Se e quali verifiche sono state effettuate dalle autorità sanitarie e dagli altri soggetti competenti, ovvero quali elementi conoscitivi risultano essere disponibili presso di essi riguardo alla diminuzione del numero di caprioli ed al loro stato di salute nelle zone delle montagne appenniniche?".

Alessandri chiede infine nel suo documento "se non si ritenga di procedere all’effettuazione di un piano di monitoraggio sulle condizioni di salute dei caprioli esteso al complesso delle aree attualmente a rischio e, in specie, alle zone montane dell’Appennino settentrionale e se, nell’attesa dei risultati di tali controlli, non si ritenga di disporre la sospensione della caccia ai caprioli a scopo alimentare".