La Giunta di Villa Minozzo non sembra interessata a recuperare la memoria storica delle proprie terre. A Minozzo di Villa Minozzo è situato un tesoro di inestimabile valore storico e architettonico. La rocca di Minozzo è forse l’edificio più antico del nostro Appennino, per secoli centro amministrativo di primo piano della montagna reggiana (le caratteristiche tipologie costruttive, in particolare la forma ottagonale, vengono fatte risalire dagli storici all’epoca bizantina). Oggi non è valorizzato e notevoli sono i ritardi relativi alla sua ristrutturazione.
Scarso è l’impegno profuso dall’Amministrazione di centrosinistra del Comune di Villa Minozzo. Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione in Regione Emilia-Romagna. Nel periodo compreso tra il 1993 ed il 2007 sono stati attuati sei stralci di intervento, lavori che hanno permesso di recuperare il monumento solo in parte. Rimangono ancora da restaurare i fronti ovest e sud: quest’ultimo è particolarmente impegnativo poiché le murature strapiombano direttamente sui caseggiati sottostanti per diverse decine di metri.
La Giunta di centrosinistra di Villa Minozzo, così come la Provincia di Reggio Emilia e la Comunità Montana, sembrano non accorgersi dell’enorme potenzialità che potrebbe trarre l’Appennino reggiano dalla valorizzazione di questa stupenda e antichissima rocca.
E’ quindi dovere della Regione Emilia-Romagna intervenire, anche economicamente. L’apparato architettonico monumentale deve essere preservato, valorizzato e recuperato nella sua totalità. La Regione deve finanziare anche i progetti della nostra montagna e non solo quelli romagnoli. La Giunta di Villa Minozzo assieme alla Provincia di Reggio Emilia e alla Comunità Montana dell’Appennino reggiano devono invece dimostrare un maggiore interesse ed un maggiore impegno al fine di portare a compimento i restauri dell’importante opera minozzese.
(Fabio Filippi, consigliere regionale, Forza Italia)