Ha segnato la riscossa dei vecchi scarponi la festa svoltasi ieri, domenica, a Castelnovo, e dedicata proprio alla calzatura simbolo delle escursioni e della vita in montagna. La seconda “Festa dello scarpone” ha registrato una buona affluenza. La giornata si è svolta con bel tempo, tra le varie fasi previste dal programma.
Molto apprezzata la mostra di scarponi, da quelli vecchi e tradizionali alle più moderne proposte delle maggiori ditte di abbigliamento tecnico sportivo, realizzata a cura di alcuni negozi di abbigliamento di Castelnovo. Tra le calzature esposte anche modelli da montagna dedicati a bambini con meno di un anno, a dimostrazione che camminare fa bene a tutte le età, anche quando si è appena imparato a farlo.
Un negozio reggiano ha inoltre portato la propria collezione storica con calzature da montagna a partire dal 1920 fino ad oggi. Il pomeriggio ha visto un susseguirsi giochi e sfide, a partire dal “Trofeo dello Scarpone”, la grande gara di tiro alla fune con in palio un salame di 2 metri offerto dal salumificio Boni & figli. La gara ha visto una partecipazione entusiasta delle diverse squadre, ma anche del pubblico che ha tifato con grande partecipazione.
Alla fine si è imposta la squadra rappresentante l’Antico bar Magnani, che dopo essersi aggiudicata in salame lo ha affettato e mangiato sul posto. Tra musica e canti da osteria e piatti appositamente realizzati negli stand e ristoranti del centro con tipicità locali e menu “dello scarpone”, si è arrivati al momento più atteso: il concorso “Vecchio Scarpone”, suddiviso in due sezioni: una per gli scarponi più originali esposti e l’altra dedicata agli scarponi più originali indossati.
Il primo premio per lo scarpone esposto è andato a Vilma Marchetti, una signora di Milano che ha vinto grazie ad una calzatura del periodo bellico. Dura la competizione per gli scarponi indossati: erano davvero in tanti infatti che hanno partecipato alla festa con gli scarponi ai piedi, come consigliato dall’organizzazione, e tra questi molti hanno presentato, sfilando in piazza, calzature curiose ed originali. Come ad esempio un imponente scarpone che, grazie ad un’opera di taglia e cuci, era stato trasformato in versione infradito. A vincere è stato Stefano Scroglieri, con una calzatura del 1970 dotata di un insolito pennacchio, un orpello “di serie”, non applicato dal proprietario, ma che ha riscosso le simpatie della giuria.
La festa dello Scarpone, nata da un’idea del vulcanico dipendente comunale Claudio Gilioli, è stata realizzata grazie al supporto di alcuni sponsor. Un ringraziamento gli organizzatori rivolgono anche a Mauro Croci, che ha curato una bella esposizione di minerali, a Cristian Ielli, per l’esposizione di cani di razza Luvin dell’Appennino reggiano, all’associazione nazionale Alpini, ai ristoranti ed ai bar che hanno partecipato alla sfida del tiro alla fune (Seven Cafè, Gregory, Caffè Italia, Osteria Antico Borgo, Magnani, Pinete, Il Portico).