Home Cronaca Tre mesi e mezzo per una ricevuta di ritorno da Roma

Tre mesi e mezzo per una ricevuta di ritorno da Roma

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Che a Roma vigano tempi tutti particolari è abbastanza risaputo. Un altro episodio, di cui siamo venuti a conoscenza, riguarda il viaggio “periglioso” intrapreso da una cartolinetta bianca di avviso di ricevuta di una lettera, che, partita dal capoluogo montano attorno a metà maggio, è stata ricevuta ad un ministero – come dimostrano da firma e data – pochissimi giorni dopo. Ottimo. Fin qui nulla da eccepire. Anzi, lode al servizio postale.

I problemi sono sorti al ritorno. La cartolina bianca ha riposato in qualche ufficio – oppure vagabondato per la Penisola – per ben tre mesi e mezzo, riuscendo a tornare a destinazione, dando così prova al mittente della regolare ricevuta della missiva, non prima della fine dell’appena concluso mese di agosto.

Questo sarà, speriamo, un caso abbastanza limite, ma se ne trae, permetteteci, una piccola osservazione: sono proprio casi (non solo, ma anche) come questo che danno la misura del funzionamento di uno Stato. E, nella stessa misura, il senso di appartenenza ad una comunità. La sensazione forte che nella caput mundi si concentri troppo (potere, servizi… ) e che il rallentamento dei meccanismi di governo e amministrazione divenga quasi un portato “naturale” delle cose. A discapito del loro funzionamento, si capisce.

La persona che ci ha segnalato questa cosa si augura ora anche che, magari in tempi non astronomici, oltre alla ricevuta giunga pure un cenno di risposta. Ringraziando in anticipo.