“E’ importante non sottovalutare le minacce provenienti dai nuovi gruppi eversivi reggiani, ancora nostalgici della stella a cinque punte, che da mesi tartassano il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi e la sua famiglia”. Così scrive Cristian Casali, anche a nome di altri amici del politico di Casina.
Che, a rinforzo, invia in redazione alcune immagini, in cui si legge "Filippi morto" e "Filippi primo della lista" (che in questo caso non è ovviamente quella elettorale).
"Sono ormai diversi mesi – aggiunge la nota – che questi neobrigatisti attuano pressioni psicologiche nei confronti dell’esponente azzurro, sono mesi che pervengono alla famiglia Filippi minacce sotto le più svariate forme: telefonate minatorie, lettere minacciose, scritte sui muri intimidatorie. Il metodo è sempre lo stesso, quello adottato negli anni di piombo dai tanti gruppi eversivi di estrema sinistra e quello adottato da Lioce e compagni nei mesi precedenti gli assassini di D’Antona e Biagi. Può darsi che in questo caso si tratti di una bravata di qualche sconsiderato, tuttavia l’insistenza e la caparbietà messe in campo sono sospette, e per questo chiediamo agli organi competenti di non sottovalutare l’insistenza con le quali si ripetono queste minacce".
Perchè succede questo? Casali prova a dare una spiegazione: "Il lavoro di Filippi ha l’unico obiettivo di riportare alla luce tutti quegli eventi e accadimenti, contemporanei e non, ancora privi di un’estesa verità storica. Metodo che dovrebbe essere famigliare ad ogni politico serio ed onesto". Sembra probabile che ci si riferisca qui, in particolare, alle vicende di Cernaieto e di Poviglio (caso Pelicelli)...
"Ciò invece che ci stupisce, non poco, è il continuo silenzio da parte della sinistra della nostra città: nessun cenno da parte dei rappresentanti reggiani dei partiti che oggi si ammantano di 'democratico'”.
Credo che certe cose non vadano prese troppo sul serio. Non lo dico per motivi politici, dal basso dei miei diciotto anni, ma perchè scritte firmate come anarchiche si possono trovare in tutto il paese. Pur non trattandosi dello stesso individuo non credo si tratti di gruppi organizzati… sono solo provocazioni.
(Commento firmato)