GAZZANO (VILLA MINOZZO di Reggio Emilia, 27 agosto 2007) – Anche quest’anno Gazzano di Villa Minozzo, con i presepi di Antonio Pigozzi, è tra le mete più gettonate dei borghi nell’intero crinale emiliano. Le opere del noto presepista, infatti, anche nell’estate in corso richiamano persone da ogni dove. Sul registro delle presenze spiccano firme di persone dalla Lombardia, dalla Toscana, dal Veneto e da molte altre regioni oltre che stranieri della Germania (discesi addirittura in pullman) e da altre nazioni.
I diorami dell’artista di Gazzano, solo ad agosto quando ancora si è lontani dalla magia del Natale, nel museo permanente hanno richiamato 1000 persone che si sommano alle 14.000 salite sin quassù dall’apertura nel dicembre del 2004.
Ora è tempo di bilanci. Mentre le opere di Pigozzi sono già state esposte nella città di Papa Giovanni Paolo II (Cracovia), in mostra permanente a Praga, nel Museo dei presepi di Dorbirn (in Austria), oltre che in numerose altre città italiane, da Natale del 2007 un successo meritato gratifica la sua attività: sarà il primo artista non spagnolo ad esporre nella prestigiosa mostra “Del Belen” di Barcellona. Infatti, un suo diorama è in partenza alla volta del capoluogo catalano, nella centralissima Rambla per essere inserito nell’esposizione annuale nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, verosimilmente la mostra di presepi più famosa al mondo, considerato che l’arte presepiale spagnola dei diorami è nata qui.
“E dire che mi ero recato a Barcellona per potere avere in Italia, a Gazzano nella nostra mostra permanente, una loro scena. La loro richiesta è stata chiara: solo a condizione di una mia opera nella loro esposizione. Una soddisfazione inaspettata, ma anche una fonte di preoccupazione per l’incarico ricevuto. Per Barcellona predisporrò un diorama sulla fuga in Egitto”.
“Da alcuni anni – spiega Gabriele Arlotti, direttore del Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell’Appennino Conva, che annovera tra i suoi soci proprio l’attività artistica del presepista – stiamo cercando di porre all’attenzione delle istituzioni il patrimonio unico che si sta consolidando a Gazzano. Una mostra di presepi di prestigio internazionale, localizzata in tre punti espositivi, e un registro di presenze che va ben al di sopra, per firme raccolte, al museo della Resistenza di Montefiorno o a quello dell’Agricoltura e della Civiltà Contadina a San Pellegrino in Alpe”.
Cosa chiedete? “Abbiamo materiale per allestire un vero e proprio museo sulla tradizione presepiale, anche con opere di altri autori, sia italiani che esteri come Spagnoli, Austriaci, Tedeschi, conosciuti in questi anni – riprende Antonio Pigozzi - Recente è l’acquisto di una eccezionale natività in stile della prestigiosa scuola napoletana di Torre Annunziata che, purtroppo, giace non esposta addirittura richiesta negli Stati Uniti. Avremmo così la possibilità di presentare l’arte presepistica in maniera del tutto unica in tutta la regione. Attualmente disponiamo di spazi che non sono adeguatamente attrezzati. Ci piacerebbe altresì realizzare corsi di tecnica presepistica per adulti e scuole. Tutto questo non può reggersi sulle gambe della Pro Loco di Gazzano. Partendo dal Comune, ci piacerebbe un sostegno che vada oltre le parole e i programmi elettorali”.
Di qui l’appello. “Considerato il valore artistico, cultura e turistico dell’operato di Pigozzi – aggiunge Arlotti – ci piacerebbe un accordo di programma tra Regione, Provincia, Comunità Montana, Comune di Villa Minozzo e Fondazioni per potere affrontare in maniera organica la migliore valorizzazione di una realtà unica nel suo genere e dalla quale prende spunto l’ormai consolidata e splendida iniziativa della Via dei Presepi che, grazie al particolare interessamento dell’assessore Clementina Santi, è giunta addirittura a rivitalizzare realtà di Lucca e La Spezia. Non a caso diversi parroci dell’Appennino stanno pensando di arricchire le loro chiese con diorami dell’artista di Gazzano”.