I carabinieri della stazione di Toano, a seguito di una prolungata attività investigativa avviata già nel mese di luglio dello scorso anno, hanno posto la parola fine ad un losco giro di malaffare di quattro persone dedite, seconda le risultanze investigative, alla perpetrazione di una serie ben precisa di reati contro il patrimonio.
Con l’accusa di truffa continuata, ricettazione, falsificazione di documenti gli uomini del brigadiere Rosario Matarelli, aiutati nella fase terminale dai colleghi in forza al nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnovo ne' Monti, hanno denunciato alla Procura reggiana le seguenti persone: L.O.,52enne residente a Toano; E.V., 45enne residente a Toano; M.V., 43enne residente a Melissano, provincia di Lecce; O.T., 35enne residente a Galatone, sempre provincia di Lecce, quest’ultimo indagato anche per il reato di riciclaggio di autovetture.
L’attività investigativa che, come detto, si è conclusa con le quattro denunce in stato di libertà, ha visto la Procura della Repubblica reggiana emettere due decreti di perquisizione domiciliare che, eseguiti dai carabinieri di Toano con il supporto dei colleghi di Castelnovo, hanno consentito di recuperare e sequestrare vario materiale e documenti cartacei (fotocopie di carte d’identità rubate, buste paghe falsificate, etc..) utilizzati per la commissione delle truffe.
Il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Emilia, concordando con le richieste della Procura reggiana, che condivideva l’esito delle indagini dei carabinieri di Toano, ha emesso nei confronti del sunnominato O.T. l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, prescrivendogli di recarsi tutti i giorni alle ore 19,00 presso il comando della stazione carabinieri del luogo di residenza.
Nel corso della complessa attività investigativa i militari toanesi hanno recuperato refurtiva e merce provento di truffa per un valore pari a circa 30.000,00 € tra cui:
• due stufe a pellet oggetto di truffa;
• tre autovetture, di cui una Fiat 500 risultata rubata a Modena nel settembre del 2006 e due Autobianchi Y10 di cui ancora non si è risaliti ai proprietari, presentando i numeri di telaio abrasi;
• una Citroen Berlingo oggetto di appropriazione indebita in quanto, noleggiata nell’aprile scorso a Pescara, non è stata mai restituita.
Le indagini erano partite nel 2006, allorquando i carabinieri avevano accertato che i due residenti a Toano, una copia di conviventi originari della Puglia, rifilando assegni scoperti e rubati, avevano raggirato vari commercianti tra cui anche alcuni rivenditori di stufe di Castellarano.
Successivamente i due venivano raggiunti dagli altri due indagati residenti in provincia di Lecce, che per diversi mesi hanno domiciliato nell’Appennino reggiano, portando a compimento una serie di truffe a commercianti e finanziarie attraverso esosi acquisti che poi pagavano accendendo finanziamenti con la presentazione di documenti e buste paghe contraffatte.
Ringraziamento
Essendo un danneggiato dalla “distinta” signora qui sopra descritta, volevo fare un ringraziamento ai carabinieri di Castelnovo ne’ Monti e di Toano per la loro preziosa attività, silenziosa e continua.
Spero di poter ringraziare anche la giustizia con altrettanto calore e in un intervallo breve, che non vanifichi i risultati investigativi fin qui ottenuti.
Grazie.
(Commento firmato)