Home Cronaca “Sì alla festa dell’Unità, no al centro civico”

“Sì alla festa dell’Unità, no al centro civico”

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L’Amministrazione comunale di Baiso dice sì alla festa dell’Unità, antico rito tribale ormai praticato solamente in alcuni paesini della provincia di Reggio, e dice invece no ad una sistemazione decorosa del centro civico cittadino. Vale a dire: le risorse e le energie per manifestazioni futili ci sono, mentre per gli spazi d’interesse comunale non ci sono. Dopo l’ecomostro di Felina, l’ecomostrino di Cervarezza, un altro "obbrobrietto" architettonico infastidisce il paesaggio appenninico: è il centro centro civico di Baiso, sede negli anni ‘70 dall’ex cooperativa muratori, in seguito adibito a palestra comunale.

Da anni serpeggia malcontento tra i commercianti; gli abitanti di Baiso lamentano il cattivo utilizzo dell’edificio sito in posizione strategica. I commercianti sono esasperati da un’Amministrazione che non li ascolta, sono pronti con gli striscioni e i volantini per far sentire chiara la loro voce.

Il sindaco Bargiacchi a parole ha detto di ristrutturarlo ed abbellirlo, di fare un restyling funzionale, ma a fatti l’evidenza sta risultando ben diversa; si vedono solo “rattoppi” qua e là, classico esempio dove "la toppa è peggio del buco" (non siamo ancora alla fine dei lavori che già in paese tutti mormorano, perfino gli elettori del centro-sinistra!!!).

I paesani speravano in una valida ristrutturazione che rendesse l’edificio funzionale alle loro esigenze, auspicavano che la struttura venisse adibita a zona residenziale e commerciale, con negozi, un polo sanitario, una farmacia e le poste, come inizialmente paventato. Invece: contrordine compagni.

Il sindaco aveva fatto le solite promesse, ma evidentemente le priorità sono cambiate all’insaputa dei cittadini e della minoranza comunale, che sbotta e si lamenta di un’Amministrazione sempre più lontana dalla gente e dalle loro legittime esigenze.

Baiso è un bel paese che può crescere e migliorare ed il centro civico sarebbe un’importante occasione di rinnovamento e abbellimento, sia per gli abitanti che per i turisti.

Ma purtroppo anche qua vale la legge aristotelica ‘atto – potenza’: la potenzialità è una cosa, l’attuarla è un’altra e a Baiso l’Amministrazione comunale di attivarsi nell’interesse dei suoi cittadini non ne vuol proprio sapere.

(Fabio Filippi, consigliere regionale di Forza Italia)

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LA REPLICA DEL SINDACO DI BAISO PAOLO BARGIACCHI

Appare evidente che fra Filippi e Baiso non c'è purtroppo una grande conoscenza, né un naturale feeling.

La colpa è, però, di Filippi; non certo dell'accogliente e ospitalissima Baiso: infatti è già tre volte che Filippi racconta bugie su Baiso. Nel novembre 2004 Filippi doveva lanciare, da Baiso, la sua campagna elettorale per le regionali dell'anno successivo e aveva scelto come sponsor nientemeno che l'on. Renato Brunetta, consigliere economico dell'allora premier Berlusconi. Filippi aveva preannunciato la presenza dell'onorevole a Baiso con dovizia di manifesti e comunicati stampa ma, ahimè, nel giorno e nell'ora prefissata di Brunetta a Baiso… manco l'ombra.

A settembre del 2005 Filippi sollecitò, anche allora tramite numerosi comunicati stampa, diverse istituzioni per riconoscere con l'intitolazione di una via la figura del compianto Achille Maramotti: nell'occasione richiamò anche l'inadempiente Comune di Baiso, "Comune natio" del grande manager reggiano. Il Comune di Baiso si mosse effettivamente per l'intitolazione ad Achille Maramotti di una strada. Peccato solo che Maramotti era nato a Reggio Emilia il 1° gennaio 1927 anziché a Baiso.

Ed ora l'ultima "sparata": il Centro civico di Baiso sarebbe sede "dagli anni '70 dell'ex Cooperativa Muratori, in seguito adibito a palestra comunale”.

Ne approfittiamo così per informare Filippi che il Centro civico è stato costruito ed inaugurato a metà degli anni ottanta: chiaramente negli anni settanta l'edificio non esisteva affatto.

A questo punto vediamo di smentire alcune delle dichiarazioni infondate presenti nel comunicato di Filippi: non c’è mai stata alcuna promessa, nè elettorale nè successiva che garantisse che la struttura sarebbe stata adibita a zona residenziale e/o commerciale. E' nostro interesse valutare l'insediamento presso il Centro civico di un polo sanitario, a condizione, però, di acquisire in proprietà la parte di edificio attualmente appartenente ad Unieco.

Ora, e qua stranamente l'articolo di Filippi si fa carente in maniera imbarazzante, la parte dell'immobile gestita dal Comune ospita diverse attività di evidente funzione pubblica, e non solo la palestra: perché non menzionare la biblioteca, il bocciodromo, le autorimesse e i magazzini del Comune, il centro prelievi dell'Avis, la sala riunioni per corsi e conferenze a disposizione dell'associazionismo e di privati, il Centro giovani con la sala prove musicali che sarà a breve inaugurata?

Forse Filippi non ritiene queste attività così socialmente rilevanti. Beh, ci permetta di dissentire!

(Paolo Bargiacchi, sindaco di Baiso)