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Andare a Loreto insieme ai giovani pellegrini

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Si parte venerdì 17 agosto (a dispetto di qualsiasi cabala!), alle cinque del mattino, dalla Pieve di Castelnovo ne’ Monti, con l’obiettivo di raggiungere Loreto, la sera del 31 agosto, dopo 360 chilometri percorsi al ritmo di 25/30 chilometri al giorno.
Sono 100 quelli che hanno scelto di percorrere a piedi questo pellegrinaggio organizzato da SINAPSI, il gruppo di giovani della montagna che si è reso protagonista di tante iniziative da qualche tempo a questa parte.
Ci sarà anche uno staff di appoggio logistico, motorizzato, di 7/8 persone e non mancheranno nemmeno una quindicina di persone che effettueranno solo alcune tappe del percorso.
Tutti saranno impegnati in un percorso che è un’occasione straordinaria da vivere insieme, ripercorrendo l’esperienza del giovane Marchino, sordomuto originario di Castelnovo ne’ Monti, che il 25 aprile 1596 andò pellegrino a Loreto per chiedere alla Madonna il miracolo della guarigione, miracolo che ottenne al suo ritorno a Reggio davanti al convento dei Servi di Maria, dove sorse la Basilica della Madonna della Ghiara.
Il primo settembre i pellegrini della montagna reggiana saranno salutati, con altre migliaia di giovani, dal Papa e il giorno successivo ritorneranno a casa, ma questa volta in autobus.
Il pellegrinaggio sarà seguito in modo puntuale dalla nostra redazione utilizzando le frequenze di RADIONOVA (94,350 Mhz in FM) ed il presente sito REDACON (redacon.radionova.it).
RADIONOVA si collegherà ogni giorno, alle 19,30, per una decina di minuti, col gruppo per sentire le impressioni e la cronaca della giornata.
Questi collegamenti saranno inseriti, in formato MP3, sul questo sito per poter essere riascoltati in qualsiasi momento.
Si potranno anche ascoltare, con la stessa modalità, i principali momenti di riflessione registrati in alcuni momenti particolari durante il cammino.
Sempre sul nostr sito saranno anche disponibili: una fotogallery che raccoglierà le migliori foto di giornata, un diario di bordo con gli aggiornamenti quotidiani sull’andamento del cammino e sulle tappe raggiunte, una mappa interattiva per seguire il percorso compiuto giorno per giorno che utilizza le mappe satellitari di Google Map.
Si tenterà anche, a titolo sperimentale, una trasmissione video in tempo reale attraverso una webcam mobile da attivare in momenti che annunceremo da Redacon.
Attraverso questa ampia copertura dell’evento RADIONOVA e REDACON intendono offrire uno strumento, a chi lo vorrà, per sentirsi vicini e, almeno virtualmente, camminare e pregare insieme ai cento che raggiungeranno Loreto.
Per riassumere lo spirito con cui il gruppo si appresta ad affrontare il pellegrinaggio vale la pena rileggere quanto scritto proprio dal gruppo promotore per motivare la scelta di andare a piedi.

Al di là del fascino della sfida, abbiamo diversi motivi per andarci a piedi. Noi esseri umani siamo strutturati con un certo equilibrio psicofisico. L’aumento di mezzi a nostra disposizione ha accresciuto le nostre possibilità, ma ci ha sottratto il contatto con molte esperienze primordiali.
Quando viaggiamo in auto vediamo molte cose, alcune catturano anche la nostra attenzione, ma non riteniamo quasi nulla: tutto scivola via come su uno schermo e i nostri sensi non riescono a immagazzinare le nostre percezioni.
Il guaio è che questo succede con le immagini come con le parole, con le percezioni ma anche con le relazioni, a volte persino le più intime e profonde.
Quando però rientriamo dentro un ritmo di vita più umano, ci riappropriamo di quelle sensazioni perdute: la fame e la sete (e la gioia di soddisfarle), la fatica e il riposo, il caldo e il freddo, il dolore e il benessere…
Questa riappropriazione di noi stessi, del nostro corpo e dei nostri ritmi ci apre ad una autentica relazione con gli altri e anche a una dimensione spirituale più profonda. Ecco il valore del cammino ed ecco perché è così importante prendersi il tempo e sottoporsi a questa fatica. Non è un’esperienza da consumare in fretta, altrimenti si vanifica tutto.
Generazioni e generazioni di uomini hanno affrontato fatiche e incertezze, pericoli e a volte la morte, per partire e raggiungere una mèta.
La vita non è forse un lungo viaggio?
Chi se non il cammino, allora, può essere maestro di vita?
Il cammino poi a sua volta riserva sempre grandi sorprese: scorci di bellezza e di serenità straordinari, incontri inaspettati e meravigliosi, desolazioni profondissime e impennate di speranza, brividi di timore ed esplosioni di vita...
Ma questo ce lo racconteremo una volta ritornati a casa...