Carabinieri dell’Appennino reggiano mobilitati nel pomeriggio di ieri per fermare la folle corsa di un'auto il cui conducente, che ha rischiato la sua vita e quella degli stessi carabinieri, si è poi giustificato sostenendo di non essersi fermato perchè aveva timore dei provvedimenti conseguenti al fatto che stava usando il cellulare alla guida.
E’ stato un autentico pomeriggio di pura follia quello di ieri che ha visto protagonista un 21enne residente a Castelnovo ne' Monti, tratto in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale per aver dato vita lungo le strade dell’Appennino reggiano ad una folle fuga in macchina che l’ha visto per ben due volte forzare altrettanti posti di blocco dei carabinieri rischiando anche di investire, nel primo controllo, i militari che gettatisi sul fosso hanno evitato di finire sotto l’auto in fuga.
L’allarme alle 15,40 di ieri pomeriggio, quando, su richiesta della centrale operativa di Castelnovo ne' Monti, le pattuglie di Villa Minozzo, del nucleo radiomobile e del nucleo operativo di Castelnovo, si riversavano lungo la statale 63 per portare ausilio alla pattuglia di Vezzano sul Crostolo, composta dall’appuntato Vincenzo Lignitto e dal carabiniere Angelo Puglia, i quali si trovavano all’inseguimento di una vettura Fiat Punto che aveva forzato un posto di blocco.
Infatti il fuggitivo, poco prima, ad un posto di controllo effettuato sulla statale all'altezza del km. 94.600, all’alt impostogli dai militari, dopo aver accennato ad arrestare la marcia, rallentando ed accostando verso destra, mentre si approssimava lentamente agli operanti, entrambi fuori dal mezzo, ripartiva a gran velocità, costringendo gli uomini dell’equipaggio a gettarsi nel vicino parapetto per evitare l’urto con l’autovettura.
A seguito di tale questi fatti i militari della stazione carabinieri di Vezzano davano immediatamente l’allarme alla centrale operativa di Castelnovo ne' Monti e, pur doloranti per le lesioni riportate a seguito della caduta, procedevano all’inseguimento del fuggitivo, che a forte velocità si allontanava in direzione del capoluogo montano, effettuando, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, manovre di altissima pericolosità, tra cui diversi sorpassi in curve senza visibilità, che, solo per casualità, non causavano gravi incidenti.
In località Cantigalli di Carpineti gli veniva imposto l’alt da un'altra pattuglia del nucleo radiomobile di Castelnovo ne’ Monti, con l’imposizione della paletta rifrangente, l’avviso acustico intimato con il fischietto e le segnalazioni luminose effettuate con i lampeggianti della vettura; ma, nonostante ciò, lo stesso evitava il blocco con una manovra azzardata continuando la fuga tallonato da diverse pattuglie dell’Arma nel frattempo sopraggiunte.
In località Carniana di Villa Minozzo, lungo la provinciale 9, non senza difficoltà, in quanto il fuggitivo compiva una serie di altre manovre azzardate nel tentativo di far perdere le proprie tracce, la vettura civetta del nucleo operativo castelnovese, la pattuglia di Villa Minozzo e la pattuglia del radiomobile sempre di Castelnovo ne’ Monti riuscivano infine a bloccare la corsa del mezzo ed immobilizzare il conducente: un 21enne che veniva arrestato.
A seguito della precedente caduta l’appuntato Lignitto, visitato da personale medico del pronto soccorso dell’ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti, veniva riscontrato affetto da contusione all’emitorace sx, con prognosi di sei giorni.
Inverosimili le giustificazioni addotte dal giovane, che riferiva non aver visto il primo posto di blocco e non essersi fermato al secondo per paura dei provvedimenti che potevano essergli comminati dal fatto che stesse usando il cellulare. Come dire che ha rischiato la sua vita per evitare una contravvenzione!