Se i portieri di Casina e Vettus avessero preso l’ombrellone spaparanzandosi al sole le loro porte non ne avrebbero per niente risentito. Questo per tutto il primo tempo. Noioso e inconcludente. Una certa supremazia territoriale del Casina non ha prodotto alcunché. Quasi nessun tiro in porta e comunque senza alcuna pretesa. Le squadre sono state per lo più attente a chiudere ogni varco.
Il Vetto mostra più padronanza nel fraseggio stretto; il Casina ha maggiore tendenza ad aprire il gioco sulle fasce. Ma si gioca più che altro in orizzontale. Pochissime le verticalizzazioni. Tant’è che la prima conclusione in porta si registra ben al 17’, con Ivan Ruffini, del Vetto, che centra lo specchio della porta ma senza naturalmente impensierire il portiere del Casina.
Il secondo tempo ha di più, in termini di spettacolo, il fatto che contiene il gol-partita, avvenuto al 19’ ad opera di Menichini, su azione di rimessa. Preceduto di soli due minuti dal rigore fallito (meglio, ben parato da Daffe) dal Casina. Cosa che viene a confermare lo stra-abusato detto “rigore sbagliato, gol subito”. Preciso preciso è successo esattamente questo nella finale del Torneo della Montagna 2007.
L’arbitro. Guerri ha sbagliato, a nostro parere, alcune valutazioni. Ma ha concesso giustamente il calcio di rigore e per il resto le sue decisioni non hanno influito sul risultato della gara. Per cui si può ritenere buona la sua direzione.
Pubblico delle grandi occasioni, al centro Coni di Castelnovo ne’ Monti, presidiato da un insolito, nutrito schieramento di carabinieri, che, coordinati direttamente dal capitano Amoroso, hanno proceduto, all'ingresso, anche alla verifica di borsette e zaini. Un bel pomeriggio di sole e una piacevole brezza han fatto la loro parte, rendendo comunque godibile un incontro che, di suo, ha invece offerto ben poco.
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Nella categoria Giovanissimi il Trinità ha regolato la Vianese per 3-1. Un risultato che punisce eccessivamente una formazione apparsa, soprattutto nel primo tempo, assai più dotata quanto ad organizzazione di gioco. E difatti i gialli del comune della bilancia erano andati in gol subito, al 4', freddando i cianesi. E questo è stato il risultato della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo la Vianese è invece un po' scomparsa, calata anche sul piano fisico, mentre il Trinità, che non c'ha mai mollato, ha dimostrato di volere fino in fondo la vittoria, alla fine meritandola. Il risultato finale di 3-1, come detto, penalizza però troppo la Vianese. Nel Trinità ha spiccato la prova della sua ala sinistra, Fedi, un ragazzo decisamente dotato tecnicamente.
Carabinieri
Vorrei solo fare un commento sulla presenza dell'”insolito, nutrito schieramento di carabinieri, che, coordinati direttamente dal capitano Amoroso, hanno proceduto, all’ingresso, anche alla verifica di borsette e zaini”.
Ho trovato assolutamente inutile questa presenza, dato che nell’unico momento in cui ci sarebbe stato davvero bisogno delle forze dell’ordine (ovvero il dibattuto e comunque vergognoso scoppio del petardo in gradinata) nessun carabiniere si è avvicinato, ma tutti sono rimasti nei pressi del bar, assolutamente indifferenti a quanto stava accadendo. In un momento del genere, mi sembrava doveroso avvicinarsi per mantenere l’ordine, oltre che per fare accertamenti sul grave accaduto. D’altra parte, se qualcuno è entrato al centro Coni con materiale di questo genere, si deduce anche quanto avesse senso perquisire solo le borsette delle ragazze che, si sa, spesso portano con sè petardi e detonanti…
(Commento firmato)
Tristemente vero…
Quoto in pieno il commento precedente: ero a pochi metri da dove è scoppiato il petardo e mi ha davvero stupito che con tutti i carabinieri che c’erano nessuno sia venuto a chiedere nulla. Poi oggi su un giornale c’era scritto che stavano “indagando sull’accaduto”. Forse se fossero saliti in tribuna a fare qualche domanda…
(Commento firmato)
Anch’io c’ero…
Ero anch’io presente a questa finale: il dispiegamento di cotanta forza avrà avuto il suo perchè, ma è stato triste notare il fatto che codesti carabinieri non siano intervenuti nello spiacevole incidente… La perquisizione delle borse (in realtà quella fatta alla mia è stata poco approfondita, forse anche perchè avevo con me mia figlia) è stata evidentemente inconcludente poichè in curva c’erano fumogeni e petardi, a mio avviso pericolosi e tali si sono dimostrati… La prossima volta mi guarderò bene dal portare mia figlia allo stadio; pensavo che almeno al torneo della montagna queste cose non succedessero… Mi sbagliavo…
(Commento firmato)