Debbo rimarcare, ancora una volta, lo stato di isolamento, o meglio il limbo, in cui vengono tenuti i comuni dell’alto crinale reggiano dalle amministrazioni provinciale e regionale.
Periodicamente viene sviscerato un problema della nostra montagna, per una o due settimane se ne parla attraverso batti e ribatti sui quotidiani, emergono possibili soluzioni e poi come per magia il problema si dissolve. Ad esempio: che ne è stato della proposta di Bargiacchi di utilizzare la cessione delle quote Enìa per raggiungere con l’Adsl tutti i comuni del crinale?
Trovo assurdo che un'amministrazione comunale come quella di Villa Minozzo, per mettersi in evidenza, scriva su un quotidiano per sottolineare alcuni lavori di manutenzione, seppur straordinaria, ma comunque dovuti ai cittadini, come se fossero grandi investimenti. Al contrario, un lettore attento e che conosce la situazione in cui versa il nostro comune potrebbe scambiarli per gravi sintomi di una malattia che pare incurabile, ossia la migrazione e l’invecchiamento della popolazione.
Ancora una volta non si parla di investimenti sulla grande viabilità, non si parla di reti telematiche e neppure di realizzazione di una vera zona artigianale, tantomeno di sviluppo e turismo.
Detto questo, non riesco proprio a comprendere quali siano i temi che hanno creato questa rottura tra consiglieri ed assessori della maggioranza.
Sono più che convinto sia giunta l’ora di essere uniti, di prendere a braccetto Comunità Montana, Unione dei Comuni, tutti gli enti locali e di andare a bussare con decisione ed insistenza alle porte di chi sta più in alto, portando progetti seri e concreti.
E’ ora di finirla con il gioco dei ruoli, delle poltrone e delle rivalità, che ripetutamente va in scena da oltre un anno, oppure suggerisco, come prossimo investimento, di assumere un buon regista per filmare questa avvincente telenovela…
(Gaetano Lanzi, vicecapogruppo "Insieme per Villa Minozzo")
