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Energie rinnovabili ed effetto serra

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Si è tenuto ieri a Ligonchio, nell’ambito della manifestazione LIGONCHIO ENERGIA organizzata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, un seminario articolato in due momenti: sulle potenzialità delle energie rinnovabili in Appennino e sull’importante ruolo che queste hanno nel contrasto dell’effetto serra.

Il seminario è stato caratterizzato da testimonianze concrete di come ormai le tecnologie per la produzione di energia pulita siano attuabili e convenienti.
Nell’incontro del pomeriggio Enzo Manenti, sindaco di Luciana Nardi, ha illustrato con entusiasmo l’esperienza della centrale mini-idroelettrica di proprietà del suo Comune, evidenziando come, al di là del piccolo ma significativo introito che essa produce (circa 70.000 € all’anno), la centrale è divenuta un moto di orgoglio per tutta la popolazione. Manenti ha sottolineato però come sia importante che la proprietà e la gestione di questi impianti rimanga dei Comuni, perché oltre alla produzione di energia ed al profitto che ne consegue, è fondamentale che vi sia sempre anche un rispetto del fiume e del territorio che solo il pubblico può garantire.

Si è parlato anche di produzione di energia (elettrica e termica) mediante l’utilizzo delle biomasse forestali. “Una possibilità interessante - ha detto Luciano Correggi, presidente del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano – ma rispetto alla quale è necessario fare approfondite valutazioni su tutta la filiera produttiva”.

In particolar modo i relatori hanno condiviso come debba essa valutata attentamente e sul lungo periodo la sostenibilità economica dell’approvvigionamento delle biomasse forestali, il cui costo potrebbe rendere inefficiente la produzione energetica.

Il fotovoltaico e le opportunità del finanziamento “Conto Energia” è stato l’argomento dell’incontro serale, dedicato alle aziende zootecniche e alle latterie del territorio del Parco. Anche in questo caso è stata presentata un'esperienza concreta grazie all’intervento dell’Azienda agricola Tosi di San Leo (PU) che, tra le prime in Italia, ha realizzato un impianto fotovoltaico da 50KW di potenza. “L’energia che produciamo nell’arco di un anno – ha raccontato ai colleghi Piscaglia, gestore dell’azienda Tosi - è quasi interamente compensata da quella che consumiamo per la mungitura, la refrigerazione del latte ed altre esigenze dell’azienda”. All’incentivo del Conto Energia (0,42 € per ogni kwh prodotto nei prossimi 20 anni) si aggiunge quindi il quasi annullamento della bolletta energetica.

“Siamo molto soddisfatti - conclude Piscaglia – del nostro impianto fotovoltaico, sia in termini economici sia di visibilità e consenso che ci ha apportato. Di fatto è una soluzione che non implica difficoltà per l’imprenditore e che suggerisco vivamente ai fini di integrare il reddito agricolo”.

2 COMMENTS

  1. Come sarebbe bello
    Come sarebbe bello se tra pochi anni (ma pochi per davvero!) vi fossero simili esempi anche nelle nostre terre…
    Qualche euro di meno qui, qualche risparmio energetico là, e sommando il “qui” ed il “là” si raggiungerebbe un quasi corretto sistema di risparmi, a beneficio di tutti e magari anche dell’ambiente ormai tristemente abusato.
    Qualche progetto a breve termine?

    (Commento firmato)