E' scivolato per 200 metri su un couloir di ghiaccio sul Monte Bianco andando a sbattere contro blocchi di ghiaccio.
E' morto così Christian Artioli, 25enne reggiano appassionato ed esperto di montagna, che, proprio in omaggio a questa sua passione aveva scelto di lavorare al Rifugio Battisti in aiuto al gestore Roberto Bagnoli.
Il compagno di cordata se l'è cavata pur essendo precipitato in un crepaccio da cui è stato recuperato dal Soccorso Alpino allertato dai componenti di un altra cordata che stava salendo per la stessa via verso lo sperone della Brenva per poi raggiungere la cima del Bianco da est.
E' un grave lutto per tutti coloro che lo avevano conosciuto al Rifugio Battisti sul nostro Appennino e ne avevano apprezzato la disponibilità e la generosità. E' un lutto che si aggiunge agli ormai tanti che il mondo dell'alpinismo reggiano ha registrato.
Ciao Christian
Ciao ragazzone solare dagli occhi incastonati della luce dei tramonti delle tue amate montagne. Ciao Christian, ti ho conosciuto solo attraverso le parole di tua mamma, ma ora so che la tua “paura” di disturbare la montagna, il tuo “camminare in punta di piedi” erano solo il rispetto per qualcosa di grandioso,unico.
Unico come il tuo amore per quelle vette, unico come il tuo altruismo, come la tua bontà.
Sei volato in alto, lassù nell’azzurro che tante volte ha riempito i tuoi occhi, fra le luci di quei tramonti che hai fotografato, sopra il bianco immacolato di quelle nevi eterne.
Ora tu puoi godere di tutto questo, a noi lasci la tristezza della tua perdita, il dolore di averci lasciato troppo presto, l’inconcepibile incolmabile vuoto.
Vola sereno, la musica del vento fra le rocce accompagni il tuo cammino, ai tuoi cari sia di conforto quell’amore per la montagna che ti ha “rubato” alla vita, tu da lontano accompagnali in questa sofferenza, allevia il loro dolore con una carezza di vento, un fiocco di neve, il rosso di un tramonto.
(Claudia Guglielmini)
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Si muore veramente solo quando non riusciamo a mettere radice in altri.(Leon Tolstoj)
La fortuna di esserti stato amico
Caro Christian, grazie di essere stato un mio amico, conosciuto durante un corso e subito apprezzato.
Grazie per il tuo sguardo pulito e schietto: non lo dimenticherò. Se fossi venuto a camminare con te mi sarei sentito al posto giusto. Grazie per il senso che hai dato alla tua vita e per lo spirito di sacrificio che ti ha accompagnato. Perfetto e fantastico: sei tu Christian, sei diventato come le montagne che hai amato, e loro ti hanno ripreso.
Caro Christian, anche il nostro salire, in montagna e nella vita, da oggi ha un senso in più.
@CSignore delle Cime
Dio del cielo,
Signore delle cime,
un nostro amico
hai chiesto
alla montagna.
Ma Ti preghiamo:
Su nel paradiso,
lascialo andare
per le tue montagne.
Santa Maria,
Signora della neve,
copri col bianco,
soffice mantello
il nostro amico,
il nostro fratello.
Su nel paradiso,
lascialo andare
per le tue montagne.#C
(Francesco Cattellani)