Dalle infrastrutture (Alta velocità, metropolitana di superficie sfruttando la linea storica ferroviaria, via Emilia-bis) alla programmazione, ma anche tutela, valorizzazione e promozione del territorio dal Po all'Appennino; dall'innovazione tecnologica al rilancio dei distretti d'eccellenza sui quali si fonda l'economia emiliana: meccanica, meccatronica, agroalimentare, ceramiche, scienze mediche, sociosanitarie e cultura.
E' una collaborazione a tutto tondo quella che vede impegnati i presidenti delle quattro province dell'Emilia occidentale, da Modena a Piacenza passando per Reggio Emilia e Parma. Proprio a Reggio Emilia, ieri pomeriggio, i quattro presidenti - Emilio Sabattini di Modena, Vincenzo Bernazzoli di Parma, Gianluigi Boiardi di Piacenza e Sonia Masini di Reggio Emilia - hanno sottoscritto un documento di intenti per definire strategie comuni concertate, "consapevoli di poter svolgere un ruolo positivo nei sistemi locali, come motori dello sviluppo, attraverso una semplificazione delle competenze ed investimenti sulle eccellenze di sistema".
Nessuna contrapposizione a "Bologna capitale", hanno tenuto a sottolineare i quattro presidenti, "ma solo la consapevolezza dell'importanza di questo territorio e delle maggiori opportunità di sviluppo e dei migliori risultati che sarà possibile ottenere lavorando insieme". "Vogliamo giocare la nostra partita insieme a Bologna, non contro Bologna, dando un contributo serio ed importante anche al Ptr regionale", hanno aggiunto Bernazzoli, Boiardi, Sabattini e Masini evidenziando come "l’area compresa tra Piacenza e Modena rappresenti uno dei sistemi economici più sviluppati e dinamici d’Italia e d’Europa".
"L’elevata attrattività produttiva e commerciale dell’area dell’Emilia Occidentale richiede sempre maggior concertazione su scala adeguata, per una gestione coordinata del territorio, delle previsioni insediative, delle attività produttive, del sistema infrastrutturale e della sua compatibilità ambientale - si legge nel documento di intenti sottoscritto a Reggio Emilia - La possibilità di avviare o incentivare collaborazioni forti a partire dagli altri territori dell’Emilia Romagna e dalle Regioni limitrofe, sarà maggiore se potrà contare su alleanze tra Province contigue ed omogenee nel campo dell’economia, dei servizi, del paesaggio".
E' in particolare, ma non solo, sul tema delle infrastrutture che le Province dell'Emilia occidentale intendo lavorare attivamente, a partire dal completamento della Cispadana e dalla prossima realizzazione dell’autostrada regionale che collegherà il casello di Reggiolo-Rolo sulla A22 al casello di Ferrara Sud sulla A13. Ma fondamentale, per lo sviluppo del territorio e la tutela dell'ambiente, sarà anche la trasformazione della linea storica Fs in metropolitana di superficie quando - si spera nel 2009 - partirà l'Alta velocità, così da spostare sempre più dalla gomma al ferro i collegamenti all'interno delle 4 province dell'Emilia occidentale e tra queste e Bologna.
Al documento di intenti sottoscritto oggi, le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena giungono peraltro dopo una serie di collaborazioni importanti, a partire dalla Consulta per il Po che ora coinvolge ben 13 Province su una risorsa fondamentale non solo sotto il profilo ambientale per tutto il Nord Italia. "Vogliamo lavorare insieme e ragionare in grande - hanno concluso i presidenti Bernazzoli, Boiardi, Sabattini e Masini - anche per confermare come le nostre Province sono realtà dinamiche e moderne, in grado di svolgere un ruolo di governo e coordinamento importante per lo sviluppo dei nostri territori".
DOCUMENTO DI INTENTI FRA LE PROVINCE DI PIACENZA, PARMA, REGGIO EMILIA E MODENA PER LA COSTRUZIONE DI PROGETTI STRATEGICI DI SVILUPPO COMUNI
Le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, si propongono di collaborare e definire strategie concertate, consapevoli di poter svolgere un ruolo positivo nei sistemi locali, come motori dello sviluppo, attraverso una semplificazione delle competenze ed investimenti sulle eccellenze di sistema.
Alcuni ambiti dai quali partire sono:
Programmazione territoriale
L’area compresa tra Piacenza e Modena rappresenta uno dei sistemi economici più sviluppati e dinamici d’Italia e d’Europa; l’elevata attrattività produttiva e commerciale dell’area dell’Emilia Occidentale richiede sempre maggior concertazione su scala adeguata, per una gestione coordinata del territorio, delle previsioni insediative, delle attività produttive, del sistema infrastrutturale e della sua compatibilità ambientale. La possibilità di avviare o incentivare collaborazioni forti a partire dagli altri territori dell’Emilia Romagna e dalle Regioni limitrofe, sarà maggiore se potrà contare su alleanze tra Province contigue ed omogenee nel campo dell’economia, dei servizi, del paesaggio.
Infrastrutture
Dal punto di vista infrastrutturale i territori delle quattro Province necessitano tra l’altro di interventi di alleggerimento del traffico su gomma e di potenziamento dell’uso dei mezzi su rotaia. In particolare, la realizzazione della linea ad alta capacità dovrà consentire un utilizzo nuovo della linea ferroviaria storica come metropolitana di superficie, di collegamento tra le eccellenze territoriali e i grandi centri di rilievo nazionale quali Milano e Bologna.
La decisione della Regione Emilia Romagna di realizzare in project financing il completamento della Autostrada Regionale e della Strada Cispadana apre finalmente nuove prospettive di collegamento veloce tra questi territori, ma pone anche il tema del suo inserimento nel contesto ambientale e territoriale.
L’asse della Via Emilia dovrà essere decongestionato e si dovrà investire sulla realizzazione delle nuove tratte necessarie a dare adeguata risposta a cittadini e imprese. E’ inoltre da completare l’asse pedemontano quale percorso alternativo alla Via Emilia e quale collegamento Est-Ovest infraregionale.
Economia
Le eccellenze dell’area della Via Emilia Occidentale devono essere sviluppate per competere con i sistemi economici nazionali ed internazionali. In una logica di sistema vanno rafforzate le eccellenze del settore meccanico, meccatronico, dell’agroalimentare, del distretto produttivo delle ceramiche, delle scienze mediche, sociosanitarie e della cultura.
Sapere e nuove tecnologie
Occorre fornire ai giovani, ai lavoratori, alle imprese lo sviluppo della conoscenza accrescendo le possibilità di collaborazione tra le università ed i centri di ricerca e di formazione professionale.
Lo sviluppo delle infrastrutturazioni telematiche è indispensabile per il mantenimento degli attuali elevati livelli di competitività e per il collegamento delle zone periferiche rispetto agli ambiti cittadini, al fine di creare nuove opportunità di business in particolare per le zone appenniniche e montane.
Il Po
Sono stati raggiunti importanti risultati sulla difesa e valorizzazione del maggiore corso d’acqua italiano, occorre proseguire per ciò che riguarda sicurezza, riassetto idrogeologico, navigabilità e sviluppo turistico.
Sui singoli punti si concorda di attivare strategie, programmi, investimenti comuni sui quali far convergere risorse europee, nazionali, regionali e locali.