Home Editoriale Dibattito turismo / Condizioni soddisfatte?

Dibattito turismo / Condizioni soddisfatte?

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Come sempre le somme si tirano alla fine. A fine stagione turistica. Noi non siamo fortunatamente alle prese con la premiata ditta criminale “Incendi & piromani” che provoca in altri luoghi devastazioni alle foreste che fan scappare torme di ospiti. Niente incendi, ma interventi più o meno caldi di questo o quel soggetto interessato invece sì. Ci si interroga – alla fin fine quello è il nocciolo – sul perché vi sia un volume di affari indotto dal comparto turistico che, riprendendo l’espressione di un nostro lettore, “sarà forse comparabile, tutto insieme, a quello di un nostro caseificio… “.

Riprendendo quanto asseriva Venturini, laddove parlava delle persone/enti interessati per mettere in piedi un settore turismo degno del nome, vorremmo sottolineare, a proposito dei punti, nell’ordine proposti dall’esperto, quanto segue.

Infrastrutture. Gli amministratori pubblici hanno risolto il problema stravecchio di una viabilità la cui ossatura fondamentale (statale 63) è poco migliore di quella ducale della metà d’ottocento, che veniva percorsa da carrozze trainate da cavalli?
Prezzi. Siamo a posto, facendo i debiti raffronti con zone (esempio a caso, il Trentino) che offrono ambiente e servizi, senza nulla togliere al fascino dei nostri posti, certamente di un’altra categoria?
Vivibilità dei nostri paesi per chi li abita. Interroghiamoci anche a questo riguardo: siamo soddisfatti del nostro tenore di vita, dello stato di fruibilità delle nostre attrattive, del nostro arredo urbano, del nostro verde, delle nostre costruzioni, del nostro traffico, dello stato delle nostre reti informatiche, ecc… ?

Della serie: per piacere agli altri dobbiamo piacere prima di tutto a noi stessi. Spesso in passato sono stati scatti di fantasia e creatività ad aprire stagioni di rinnovamento…