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Prevenzione zecche, alcuni consigli dall’AUSL

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Con l’estate nei nostri prati e boschi arrivano anche degli ospiti inopportuni: le zecche.
Ecco allora alcuni consigli utili per prevenire le punture di questi parassiti.
Le zone maggiormente a rischio sono gli ambienti boschivi, il sottobosco, i prati incolti e le zone con presenza d’acqua.

E’ quindi necessario prendere alcune precauzioni durante una passeggiata all’aria aperta come indossare indumenti di colore chiaro, per rendere maggiormente evidente la presenza di zecche, con maniche e pantaloni lunghi e calzature chiuse e alte sulle caviglie.
L’Azienda USL ha recentemente realizzato un opuscolo informativo disponibile presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico che illustra le principali modalità di prevenzione delle punture delle zecche.

Scheda tecnica

Che cosa sono
Le zecche sono parassiti che si nutrono del sangue dei vertebrati e quindi anche dell’uomo.
Sono animaletti di pochi millimetri che vivono solitamente nella vegetazione o sotto il fogliame, attendendo il passaggio dei loro ospiti: animali e persone.

Cosa possono provocare
Le zecche pungono la pelle, iniettando una sostanza anestetica che non fa percepire la puntura. Con la puntura possono trasmettere, seppure raramente, malattie.

Come si contraggono
Le zecche si arrampicano sul mantello degli animali o sui vestiti dell’uomo fino a raggiungere una porzione di cute scoperta, dove pungono, utilizzando il rostro di cui dispongono.

Dove e quando si incontrano le zecche
Le siepi, i campi incolti, i margini dei sentieri, il sottobosco ed anche parchi e giardini, specialmente in collina e montagna, costituiscono l’habitat naturale delle zecche.
Le zecche pungono soprattutto nel periodo che va dalla primavera all’autunno.

Come si evitano le punture di zecca
In occasione di escursioni negli ambienti verdi sopra descritti bisogna:
• Camminare al centro dei sentieri, evitando di entrare nell’erba alta o fra i cespugli.
• Indossare abiti chiari, sui quali le zecche possono essere facilmente individuate.
• Usare pantaloni lunghi e camicie a manica lunga.
• Infilare i pantaloni dentro alle calze o agli stivali ed usare indumenti stretti attorno a polsi e caviglie.
• Indossare preferibilmente un cappello.
• Evitare di sdraiarsi direttamente sull’erba .
• Eventualmente spruzzare gli indumenti di un repellente a base di DEET, che si trova in farmacia.

Cosa fare al rientro dall’escursione
• Al rientro da un’escursione spogliarsi subito ed ispezionare tutto il corpo, prima di lavarsi, tenendo presente che la puntura è di norma indolore e che le forme ninfali delle zecche possono misurare anche solo 1-2 millimetri.
• Effettuare lo stesso controllo sui bambini, con particolare attenzione alla testa.
Cosa devono fare i proprietari di cani
I proprietari di cani applichino al cane un prodotto specifico contro le zecche ed esaminino sempre gli animali al rientro da escursioni o dalla caccia.

Come si trattano le punture di zecca
Una volta scoperta una zecca già attaccata alla cute, è importante rimuoverla in modo completo e sicuro, utilizzando una pinzetta a punte angolate ed afferrandola il più vicino possibile alla cute e, senza mai schiacciare il suo addome, staccarla con una delicata trazione verso l’alto.
Nel caso che una porzione del rostro della zecca rimanga conficcata nella pelle si potrà toglierla con un ago sterile da siringa; un eventuale insuccesso non comporta maggior rischio di infezione: il rostro si comporterà come un qualsiasi altro corpo estraneo, quale una minuscola scheggia.
Disinfettare la ferita, utilizzando un disinfettante non colorato.
Verificare di essere vaccinati contro il tetano e controllare la data dell’ultimo richiamo, mostrando al medico il proprio cartellino vaccinazioni.
Distruggere la zecca, bruciandola.

Cosa non fare
Non utilizzare mai per rimuovere la zecca alcool, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette.

Il periodo di osservazione dopo la puntura di zecca
Dopo la puntura osservare sempre, almeno una volta al giorno e per almeno 40 giorni, la zona del corpo dove è avvenuta la puntura.
Se comparisse un alone arrossato che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi, rivolgersi al proprio medico curante, evitando di assumere farmaci di propria iniziativa.

Per ulteriori informazioni potete rivolgervi al vostro medico curante oppure
al Servizio di Igiene Pubblica e al Servizio Veterinario del vostro Distretto
Servizio di Igiene Pubblica Servizio Veterinario
Reggio Emilia 0522 335168 0522 335425
Puianello 0522 889094
Guastalla 0522 837606 0522 837580
Correggio 0522 630451 0522 630452
Castelnovo Sotto 0522 681754
Castelnovo ne’Monti 0522 617341 0522 617339
Montecchio 0522 860174 0522 560144
Scandiano 0522 850356 0522 850343.