Leggo su alcuni quotidiani su mostri che vanno e che vengono. E subito mi escono, spontanee, alcune considerazioni.
In primo luogo, ritengo sia doveroso fare un distinguo: se l'edificio di Felina era inutilizzato e difficilmente utilizzabile, ben venga la demolizione. Lo stesso dicasi per l'altro edificio, sulla Sparavalle.
Se, al contrario, viene costruito un manufatto nel rispetto delle vigenti disposizioni, è giusto volerne la demolizione? Ora, il mio diritto alla VISUALE viene prima o dopo il diritto di un altro a costruire ciò che è autorizzato a costruire?
Eppoi, possiamo definire cementificatore e speculatore chi (privato o cooperativa) costruisce, ricercando ovviamente il giusto profitto, sulla base di autorizzazioni rilasciate dall'autorità competente?
Chi ha comprato e costruito nel lotto di terreno dietro casa mia si è fatto la casa che da sempre sognava; io speravo che non fosse troppo alta, tanto da togliermi la visuale della Pietra. Ma in questo mi sentivo tutelato dalle norme comunali, che, da che mondo è mondo, indicano al costruttore di un nuovo edificio tutta una serie di vincoli a cui sottostare.
Ebbene, io credo che il mio diritto alla visuale venga gerarchicamente DOPO il diritto dell'altro a costruire ciò che gli è consentito.
L'importante, lo ribadisco, è che si costruisca nel rispetto delle norme: una volta soddisfatta questa primaria condizione, se poi quella casa non mi piace o non mi piace il suo colore, guarderò da un'altra parte!
Oppure dobbiamo inventarci una commissione di SUPER-SAGGI, che, in base al proprio indiscusso gusto estetico, promuovono o bocciano questo o quel progetto?
Anche perché tutti noi che abbiamo una casa di proprietà dobbiamo pensare che, a suo tempo, abbiamo forse pure noi, tolto un po' di visuale a qualcuno...
Di questo parlavo ieri con l'amico Dante Simonazzi, cofondatore del Circolo della Libertà; lui ha in proposito differenti opinioni, che, ovviamente, rispetto. Rivendico però altrettanto rispetto per le mie, che qui esprimo A CARATTERE STRETTAMENTE PERSONALE.
Anche questa è libertà!
(Umberto Gianferrari)
No, no, esiste prima di tutto il diritto al rispetto di natura e paesaggio
Un mio caro amico, Ugo Viappiani, ha una bellissima raccolta fotografica di edifici che, pur edificati nel rispetto delle norme, gridano vendetta al cielo. Cubi stagliati contro la Pietra di Bismantova, improbabili esempi architettonici degli anni Cinquanta e Sessanta, palazzine in borghi storici, colori acrilici dove un semplice pastello si confonderebbe con la natura attorno e via di questo passo.
Penso che una “super commissione al buon gusto”‘, laddove le norme non riescono a tutelare l’armonia col paesaggio, sarebbe il male minore rispetto a libertà edificatorie di cui, a distanza di pochi lustri, ci si pente battezzando mostri qua e là.
E’ del tutto evidente che le norme attuali non sono bastate a evitare alcuni scempi paesaggistici.
Abbiamo un patrimonio di naturalità del paesaggio, di centri storici, di borghi in sasso,… che non può essere svilito alla mercè di concessioni e piani edilizi ridefiniti periodicamente. Ne va del nostro futuro.
(g.a.)
Regole democratiche
Conosco il sig. Ugo Viappiani solo di vista; mia sorella ne dice un gran bene. Ma se è così, occorre che lo si metta in lista alle elezioni comunali. Bisogna poi che prenda tante preferenze; solo a quel punto avrà titolo per occuparsi della cosa pubblica. A mio avviso, questo è il dettato della regola democratica. Non altro.
(u.g.)
D’accordo con g.a.
Bene, Sig.Umberto, allora io sono uno di quei tanti fessi che hanno acquistato una casa poi coperta da un altro che aveva diritto di fare quello gli pare rispettando le regole comunali. Inizialmente doveva essere una villetta bassa e bella, poi una volta acquistato è cambiato tutto il progetto e ha fatto una villa condominio. D’altra parte le consiglio di guardare in via Fontanaguidia (@Csi parla di Castelnovo ne’ Monti, ndr#C) le belle ville a schiera coperte dai condomini o la bellissima villa sotto il parcheggio di Rovina ancora da completare da 7 anni, con un buco in mezzo ferri da tutte le parti e la visuale dal parcheggio e da via Roma completamente coperta. Si ricorda anni fa che bel posto era?
Ora vada a guardarlo. Poi le cito il Peep sotto la Pieve fatto secondo le regole come dice lei, e poi ecc…. Diciamo che sono interventi secondo le regole che hanno distrutto il paese.
Il problema è che nessun diritto deve essere leso e non come dice lei che io sono davanti e faccio un grattacielo perchè le regole me lo consentono. Molte famiglie hanno comprato casa con la garanzia di avere a parole davanti o belle villette o bei giardini ma purtroppo le regole che dice lei cambiano in base a convenienze politiche e speculative ed il loro investimento è stato rovinato.
Si ricordi che molte famiglie contraggono debiti per la vita per costruire e fanno fatica a voltarsi dall’altra parte quando il loro diritto è stato calpestato e la loro vita rovinata. Le regole, come dice la parola, sono fatte per tutelare e per garantire le persone, non solo alcune in teoria. Comunque la vedo come g.a. sotto molti aspetti.
(Luca Di Stefano)
A proposito di mostri…
Salve a tutti! Dovendo passare spesso da Castelnovo mi chiedo ogni volta cosa stanno costruendo sopra al “Ristoro di Dante” e, nella mia ignoranza, mi chiedo se questa è la piena espressione artistica/ingegneristica di chi l’ha autorizzata o un abbaglio degli stessi e mi chiedo come saranno contenti i proprietari degli appartamenti che si vedono costruire (immagino senza tanto preavviso) davanti alla finestra di casa! Ah… Ma sì…! Sarà una nuova fermata della TAV!
(Sandro Righi)